sabato 15 settembre 2007

MILLENNIO

Caro professor Zichichi,

ora che gli scienziati londinesi l’hanno sancito ufficialmente, tutti sono d’accordo, finalmente, sull’inizio del terzo millennio, ad eccezione di pochi ostinati che, avessero ricordato solo la più semplice regola aritmetica studiata nel primo anno di scuola elementare, avrebbero evitato l’errore: le decine, le centinaia (secolo), le migliaia (millennio), eccetera, terminano e si completano tutte con zero. D’altronde, se fosse esatta la tesi degli erranti, il 2001 sarebbe il secondo anno del nuovo millennio, e un numero uno che sia secondo cozza contro ogni logica razionale: ce l’ha insegnato lei. Io personalmente la stimo moltissimo e molto la seguo nella sua rubrica domenicale, per me diventata, dopo quella Cristiana dello Spirito, seconda fonte cristallina dove immergere la mia ragione. Sono certo, quindi, che la sua tesi nel sostenere il 1999 quale ultimo anno del secolo, sia stato un modo per uscire dal coro, cosa di cui lei non ha bisogno, perché già fuori da ogni coro, perchè al vertice. La sua boutade sull’inesistente anno zero, poi, è stata la migliore invenzione sull’argomento: lei ha fatto scattare un ipotetico cronometro, facendolo girare per ben 31.536.000 secondi, pari a 365 giorni, quindi un anno, per poi imbambolarci sostenendo che “sono trascorsi zero anni”, cioè nulla. In conclusione, lasciando perdere se Dionigi il Piccolo abbia calcolato più o meno giusto il tempo trascorso dalla Natività, lasciando stare anche tutti gli errori e gli aggiustamenti che la sostituzione dei vari calendari ha apportato a tale data, l’unica certezza che tutti abbiamo è la convenzione, ormai universale, di datare il nostro tempo col sistema attuale, che conclude il ventesimo secolo il prossimo 31 dicembre. Perciò, or che il 2000 volge al termine e, coincidenza rara, con esso si completano giorno, settimana, mese, anno, secolo e millennio, spero che nella sua rubrica televisiva voglia dare anche a noi precisini la gioia di festeggiare, allo scoccare della mezzanotte e del primo gennaio duemilauno, l’inizio del terzo millennio, dopo averlo dato ai nostri amici zichichini (doveroso omaggio al suo schierarsi con le minoranze) che, per distrazione, precipitazione o invenzioni matematiche – il trittico al completo in molti casi – si son lasciati scappare il tappo di champagne un anno prima. Nel frattempo mi son divertito a censire l’errore sul tema, quantificandolo: sullo scranno più alto, con molta poca lode in verità, si sono classificati i giornalisti RAI fra cui, con particolare distinzione, le telegiornaliste, ma sappiamo tutti come le donne abbiano poca dimestichezza con i numeri, basta vedere come si contano gli anni; al secondo posto, ma ad una sola incollatura, quelli di MEDIASET assegnando la palma del migliore a Gerry Scotti ex equo con il Fede; infine, sulla terza pedana le penne poco aritmetiche dei giornalisti della CARTA, comprese firme prestigiose. E’ il termometro della cattiva informazione. Non le dico, inoltre, quante e.mail ho ricevuto contrarie alla mia tesi; una in particolare mi è stata inviata da un professore universitario di Palermo che con un’ingarbugliatissima e interminabile formula ha tentato, senza riuscirci, di dimostrare che il terzo millennio è già cominciato; ora mi è chiaro il perché della crisi dell’insegnamento in Italia, a tutti i livelli scolastici, sentito il ragionamento di cotali maestri. Un ultimo favore vorrei che lei, così ascoltato, chiedesse a molti giornali: che ripubblichino gli stessi tabloids dell’anno scorso completati, però, da tutti quegli avvenimenti che hanno caratterizzato quest’ultimo anno del secolo che completa il secondo millennio; siamo certi che molti giudizi, espressi nell’incompletezza temporale, possano essere modificati se non, addirittura, ribaltati; ad esempio, l’ultima Olimpiade ha espresso nuovi records mondiali che pongono i detentori in una posizione unica: essere per sempre i primi di questo millennio. Sembra niente questa differenza spostando sventatamente l’inizio del millennio? Basta chiedere ad ogni ragazzo che ha raggiunto, a costo di enormi sacrifici, quel sublime traguardo sportivo, se è meglio essere i primi di questo millennio o gli ultimi del prossimo. Grazie e auguroni.

redatto a bari il 13.12.2000

Nessun commento: