venerdì 29 marzo 2013

LA SOCIA

 SOCIA, è stato un termine molto diffuso a Bari in Puglia (Italia) principalmente negli anni '50 dello scorso secolo. Materialmente il termine era riferito a due fabbricati degradati, a tre piani, esistenti in piazza Luigi di Savoia accanto al fabbricato storico in cui oggi ha sede la Cariplo. Fabbricati nelle cui quattro superfici, dal piano terra al terzo, suddivise in tantissimi alloggi monovani, con servizi collettivi nelle scale e nel cortile comuni, le autorità locali permisero, per carenza di alloggi subito dopo la prima guerra, a ex galeotti, ai loro numerosi familiari e parenti di insediarsi in spazi tanto esigui con indici demografici da piccolo paese senza regole. Quando a fine anni '60 si provvide ad abbatterli per edificare gli attuali edifici a 10 piani, furono trovati diversi scheletri umani. Socialmente il termine indicava una sottospecie di consorteria composta dalla peggiore feccia locale: ladri, ex galeotti, truffatori d'ogni specie che sbarcavano il lunario con infiniti espedienti illegali, prostitute, stupratori incestuosi, figli di tutti e di nessuno, indecente promiscuità sessuale e igienico-sanitaria; alcuni comuni cittadini avevano persino paura di passarvi davanti, preferendo transitare al largo, o tutt'al più sul marciapiede del Convento di Sant'Antonio, proprio di fronte. E per molti anni dopo, il termine SOCIA continuò ad avere un sordido e spregevole significato, in alcuni casi altamente offensivo per il destinatario.
 
Edito a Bari il 29.3.2013

domenica 24 marzo 2013

DENUNCIO BERSANI

Bersani, ti denuncio pubblicamente per abuso di potere, tentativo di circonvenzione, corruzione e minacce a minori (in quanto a esperienza parlamentare) per tentare di strappare alcuni nuovi eletti a forze politiche a te nettamente contrarie. Abuso di potere, perché da oltre venti anni siedi su scranni usurpati, abusando di leggi da voi, vecchi politicanti, confezionate apposta per perpetuarvi un potere più monarchico che repubblicano, contrariamente a quelle che sono le leggi non scritte dei cittadini. Hai mai provato ad uscire da quell’ambiente stagnante del Reame della Fantasia (Quirinale, Parlamento, sedi di partito, ed altri covi in cui vi ritrovate i soliti quattro gatti indottrinati) e prenderti, oltre a un semplice caffè, a un aperitivo o a un pranzo che sia, una bella boccata d’aria fresca in mezzo alla gente? Fallo e saprai che il Popolo ha già approvato da tempo immemore la legge dei due mandati, la legge di abolizione dei partiti, la legge dell’equo compenso per i parlamentari, la legge per l’elezione diretta dei giudici, la legge di abolizione di ogni privilegio parlamentare e del suo sottobosco (tv, giornali, banche, assicurazioni, enti pubblici, magistratura, e quant’altro di mostruoso si nutre dei nostri soldi coniati col nostro sangue), e tante altre che farebbero andare a mille alla enne l’economia dell’ormai depresso “Fabbricato in Italia”, se voi aveste fatto il vostro dovere approvandole in parlamento, come da mandato popolare. Circonvenzione eccetera di minori, perché stai tentando di fare agli altri, che non centrano, quello che hanno fatto a te i tuoi vecchi colleghi: il mercato delle vacche. Non ha importanza con quale tipo di moneta si acquistino; conta il metodo; una rapina, che si faccia in banca o in una gioielleria, è sempre una rapina. Perché, quindi, minacciare persone inesperte con lo spettro del non ritorno in parlamento, nel caso di nuove elezioni? Perché blandirle con l’assicurarsi per cinque anni gli illegittimi stipendi parlamentari, solo che facciano quel che vuoi tu? Allora, noi lanciamo una proposta uguale ma contraria: che tutti i Renziani si schierino con gli Stellati per liberarsi per sempre del vecchiume.  E’ indecente, vero? E ancora più incedenti sono i tuoi tentativi per non mollare la poltrona. Giusta la tua iniziativa sull’ineleggibilità parlamentare, ma solo se presenti una lista completa ed in rigoroso ordine alfabetico, tenendo scrupolosamente conto delle leggi popolari anzidette:
- Andreotti
- Berlusconi
- Bersani
- Bindi
- Casini
- D’Alema
- Eccetera (qualcuno ve lo ha già fatto fuori il Popolo, nonostante le vostre leggi inique)
- … … …
E tutti quelli a te molto noti che con oltre due “mandati” sul groppone hanno “mandato” il Paese in rovina. Se fossi stato proprietario d’industria e i tuoi amministratori delegati ti avessero fatto un buco grande quanto il debito pubblico, come li avresti presi …? Giusto; proprio come vi abbiam preso noi. Con il rammarico doppio che voi di là non volete proprio andarvene. Perché aspettare che sia l’Ira del Cielo a togliervi di mezzo. Segui il consiglio di chi ne sa più di te in fatti di Popolo, per averci vissuto dentro per quasi settant’anni. E se proprio non accetti consigli da uno sconosciuto, rifatti le idee con il comportamento dei due Papi che con la loro umiltà hanno sconvolto le leggi della Chiesa. Ritirati, dunque, con tutti i tuoi amici e compagni d’elenco di ineleggibilità. Vivrete senz’altro meglio. Vedi come ti sei dimagrito. Goditi quel che ti resta. E lascia la strada ai Renziani.

Edito a Bari il 24.3.2013

venerdì 22 marzo 2013

AI RAGAZZI STELLATI

Ai ragazzi Stellati, forza. Tutte le speranze del Popolo sono nelle vostre mani. Non deludeteci. Siete a un passo dalla Storia. State per superare Scilla e Cariddi, non lasciatevi ingannare dal canto ammaliante delle vecchie sirene. Non lasciatevi intimorire dalle minacce di nuove elezioni che potrebbero lasciarvi a casa. Non è vero. Continuate a sostenere gli impegni dichiarati nella vostra linea programmatica e vi assicuro che saranno tantissimi i nuovi colleghi che vi affiancheranno nel prossimo Parlamento, perché tantissimi cittadini cominciano a credere profondamente in voi; evitate soprattutto di immischiarvi anche minimamente, pur se minacciati, con i vecchi politicanti. Denunciateli pubblicamente. Noi Popolo ci batteremo per darvi la maggioranza assoluta nel futuro Parlamento. M'inchino a Wojtyla per utilizzare pensieri suoi. Non abbiate paura. Aprite le incrostate porte parlamentari con il contributo dei nostri sempre più numerosi voti; state combattendo una guerra per i vostri genitori e fratelli. Sarete i Nuovi Padri della Nuova Italia. E’ un nuovo Risorgimento che avete iniziato, col nostro aiuto lo porterete a compimento. Ma ci pensate, quello che non è riuscito di fare ai De Gasperi e ai Togliatti, agli Andreotti e ai Berlinguer, ai Berlusconi e ai Bersani (le altre mezze figure non vale la pena nemmeno nominarle), potreste realizzarlo voi. Ancora pochi sforzi per spazzare via l’antico regime: entrerete con merito nella Storia. Avete dichiarato di volere un Paese nuovo? E noi siamo con voi. Forza Ragazzi Stellati.
                                                                                            
Edito a Bari il 22.3.2013

venerdì 15 marzo 2013

SENSAZIONI PARLAMENTARI

Ho seguito con massima attenzione su Rai3Soviet l'apertura in Parlamento della XVII legislatura. Che impressione stupenda ho avuto ogni volta che inquadravano i nuovi ragazzi parlamentari, come aprire una finestra e godersi l'aria fresca, trasparente, che vi entrasse insieme alle meravigliose immagini della primavera italiana. Che pulizia in quei visi, che lealtà in quegli occhi. Che orrido contrasto quando le telecamere passavano ad inquadrare i visi incartapecoriti di antichi parlamentari e l'interno di quel museo che ormai è lo studio di Rai3Soviet: quante mummie, da Mieli alla Berlinguer, dalla Venditti a Feltri, tutti asserviti ai vecchi, superati partiti. Ho la certezza che se si unissero i giovani renziani e stellati, la disastrosa situazione del nostro Paese si ribalterebbe in un frullo d'ali di colibrì. Pensateci, figli, pensateci.                                                                         

Edito a Bari il 15.3.2013

giovedì 14 marzo 2013

GIUSTIZIA E CRISTIANESIMO

Due avvenimenti hanno scosso negli ultimi giorni L’Europa e il Mondo. Entrambi di portata storica. Due comunità, l’euroitalica e la cattocristiana, entrambe prive di guida, travolte come sono state da errori di miseri personaggi che hanno sempre perseguito solo e soltanto obiettivi egoistici. Sempre tesi alla conquista della Verità, unica fonte che genera Giustizia, i popoli che le costituiscono hanno finalmente e decisamente indicato l’unica strada da seguire per un benessere più equamente distribuito, dando pieno consenso agli uomini al vertice dei due nuovi movimenti popolarfrancescani, Beppe Grillo il Populista e Papa Francesco il Gesuita i quali, facendo loro le istanze della gente che soffre cercheranno, una volta scacciati tutti gli ambulanti dal Tempio, quella Verità madre di Giustizia. Giustizia che, soprattutto nel nostro Paese, presenta gravi metastasi di fanatico ideologismo e sciocco protagonismo di chi è chiamato a interpretarla. Noi cittadini non pretendiamo certo che un giudice si comporti alla Porfirij Petrovic di dostojeviskiana memoria che, privo di prove concrete nella ricerca della verità, blandisce il "povero" Rodion Romanovic Raskol’nikov con un’indagine introspettiva soft, sino a spingerlo ad autoaccusarsi. Sarebbe troppo bello. Ma sicuramente vogliamo abolire anche il comportamento intollerabilmente inquisitorio, dittatorialmente partigiano, irresponsabilmente omicida, falsamente ideologico, alla Tomàs de Torquemada per intenderci, che molti giudici hanno da tempo proterviamente assunto, pur di eliminare con odio i loro avversari, che poi la “pietas” italica trasforma in martiri. La Giustizia non ha bisogno di nessun aggettivo per esser tale. Il sistema migliore è sempre quello di affidarsi al popolo democraticamente, con l'elezione diretta dei Giudici. Certo che la strada è ancora lunga e faticosa per giungere realmente all’uno vale uno, ma adesso è necessario tenere duro; sciolto il nodo iniziale tutto scorrerà più facile; anche il più ottuso degli inquisitori clericoparlamentari sarà costretto ad arrendersi all’evidenza che il medioevo è finito per sempre. La vita moderna esige che vi siano Diritti Uguali per Tutti per essere la Legge Uguale per Tutti.
Uno vale Uno. 

Edito a Bari il 14.3.2013

giovedì 7 marzo 2013

RIVOLUZIONE SOCIALE

Premesso che per natura l’uomo nasce egoista, ad evitare che gli egoisti che non maturano mai procurino danni spropositati ai loro simili quando si trasformano in politici, è necessario costruire una gabbia in cui limitarli, come normalmente si fa con le bestie feroci, imbastendo una rete di leggi valida non solo nel nostro Paese, dove il fenomeno è più accentuato. Le nuove norme non devono tendere all’accettazione forzata di provvedimenti caduti dall’alto, ma mirare ad un costruttivo cambio di mentalità nelle giovani generazioni, poiché la mia ha nettamente fallito; pur avendo personalmente tentato di cambiare la disastrosa situazione italiana, proponendomi in trent’anni sino al 2001 quale candidato in varie competizioni elettorali, dalle Circoscrizioni della mia Città sino al Senato della Repubblica, le mie idee hanno sempre cozzato contro il granitico muro delle Caste parlamentari e del sottobosco che si alimenta del Parlamento. In politica non sono mai andato alla ricerca dell’uomo o del partito con cui sistemarmi, ma ho sempre cercato soltanto una Casa per le mie Idee. Non essendovi riuscito, con molta delusione e rabbia mi sono arreso, anche per limiti d’età, all’immutabile retriva mentalità italica. Ma i risultati delle ultime politiche hanno ridestato al massimo quella fiamma mai spenta, alimentando le mie speranze in un cambiamento radicale delle cose del mio Paese, dopo aver rivisto molte di quelle mie idee, per cui ho lottato una vita, accasate nel M5S:

- Abolizione immediata di ogni privilegio, soprattutto in contribuzioni monetarie, alle Caste: parlamentare, istituzionale, giornalistica, televisiva, e dell’infinito sottobosco predetto; (continua)

- Dichiarare fuori legge i partiti che tante dannose divisioni hanno volutamente procurato nel tessuto sociale, mantenendo loro invece una compattezza granitica per usurpare al popolo tutti gli illeciti privilegi di casta; utilizzo per le candidature elettive di ogni territorio di una rete capillare già da tempo ben radicata in tutto il Paese, il Condominio, suddividendolo in precise ed eque circoscrizioni territoriali; per permettere così il diretto e immediato rapporto cittadino-rappresentante parlamentare;

- Approvazione di una legge che attui immediatamente “l’esproprio espiativo” nei confronti degli appartenenti alle suddette Caste, che dopo una giusta inchiesta ad personam risultassero responsabili del disastro economico italiano, permettendo così al popolo di recuperare la somma necessaria a coprire in un baleno l’intero debito pubblico del Paese (altro che “ogni bambino appena nato si porta dietro circa 40.000 euro di debito! Solo per questa vergogna dovrebbero essere cacciati dal parlamento tutti gli attuali membri colpevoli del disastro, e già fuori legge per aver da molti anni superato il doppio mandato); non si chiede per loro la galera, ci mancherebbe che continuassimo a mantenerli anche in quell'altra di gabbia; vogliamo soltanto che ci restituiscano il maltolto e si tolgano dai piedi; (continua)

- Abolizione immediata dei punti fatiscenti, ormai superati dai tempi, della Costituzione del 1948, soprattutto del famigerato art. 67 che ha dato inizio alla stagione delle compravendite bovine e non solo;

- Abolizione della Camera dei Deputati e istituzione di una Repubblica Democratica con Parlamento Unicamerale composto da 300 Senatori;

- Elezione diretta del Capo dello Stato che fungerà anche da capo dell’esecutivo di governo;

- Istituzione dei ministeri che non dovranno mai superare il numero massimo di 15;

- Durata del mandato parlamentare limitato a 4 anni con unica riconferma per altri 4 anni;

- Istituzione di una commissione che stabilisca lo stipendio dei parlamentari che non superi il tetto dei 2.500 euro;

- Esclusione dalle elezioni dei candidati più ricchi del Paese, i cui redditi, in ordine decrescente d’importo, sommati siano pari al debito pubblico; questa risoluzione è necessaria per evitare l’influenza in parlamento dei ricchi scemi (così definiti qualche anno fa da uno di loro stessi);

- Abolizione immediata delle inutili e costose Provincie, di Enti ed Istituzioni inutili;

- Snellimento delle procedure di uffici ed enti pubblici per la cancellazione di tutta la burocrazia, divenuta nel tempo altra sacca di privilegi e inutile spreco del denaro dei cittadini; (continua)

- Elezione diretta dei giudici, che daranno conto del loro operato ai cittadini del Comune in cui sono stati eletti; le norme per la loro candidatura sono le stesse delle parlamentari in relazione a durata e stipendio;

- Tutte le elezioni per il rinnovo di ogni enclave, dalla parlamentare alla circoscrizionale, si tengono nelle stesse due giornate prestabilite;

- Le tasse, che non devono mai superare il terzo di uno stipendio, con esenzione per i soggetti a stipendio di decenza mai inferiore ai 1.000 euro, vanno pagate direttamente ai Comuni di residenza, i quali provvederanno a suddividerle con Regioni e Parlamento;

- La sperequazione fra lo stipendio del più alto funzionario di Stato e il più basso,  sempre gerarchicamente parlando, dipendente non deve mai superare il rapporto di 3 a 1;

- Una apposita commissione stabilirà periodicamente gli aumenti reddituali, dallo stipendio più alto sino alle pensioni sociali, adeguandoli tutti contemporaneamente all’eventuale incremento del costo della vita; (continua)

- Ampia libertà per il mondo del lavoro privato, con un sistema che deve premiare gli imprenditori più capaci, illuminati e quindi meritevoli, sempre tenendo conto del rapporto di 3 a 1 per gli stipendi dei dipendenti; se sale il reddito dei funzionari di pari passo deve incrementare il reddito degli operai secondo la normativa del 3 a 1;

- Lotta asfissiante sino alla morte di tutte le mafie, nere, rosse, grigie, dei colletti bianchi, o di qualsiasi altro indumento intimo fossero.

Naturalmente, oltre ad altri punti fondamentali da studiare ed approfondire in vista di leggi sempre più eque, questa è l’unica dieta per rendere più snella e di conseguenza più veloce la macchina statale; mi preoccuperò nei prossimi giorni di ampliare ogni punto appena elencato per darne una comprensione più chiara. E per evitare prolissità, pubblicherò a brani quelle che sono idee di una vita, per imbrigliare tutti gli imbroglioni che ancora cercheranno di salvare i loro privilegi parlamentari. Troppi danni hanno causato al Popolo d’Italia tutti quelli che si sono creduti in diritto di occupare per decenni il Parlamento, abusivamente e indegnamente come i vecchi decrepiti monarchi d’un tempo, sostituendoli nonostante il referendum del 1946. (continua)

redatto a bari il 7.3.2013

venerdì 1 marzo 2013

TEDESCATE

Caro Steinbrueck, probabilmente il tuo cognome tradotto in italiano potrebbe essere una parolaccia, sicuramente il tuo cognome pronunciato in italiano è una parolaccia; ed è una prima condanna. Caro Steinbrueck, controllati il dna perchè potrebbe contenere l'hitlerio, il goeringheno, e tutte quelle altre schifezze che, non molto tempo fa, precisamente dal '33 al '45, avete prodotto in Germania; seconda condanna col marchio a fuoco. Terza condanna, artistica; caro Steinbrueck, certamente in Germania siete sprovvisti di specchi, perchè se ne aveste avuti, tu ed alcuni altri grossi membri tuoi connazionali, specchiandovi non avreste mai pronunciato affermazioni offensive contro chiunque. Alla fin fine sei fortunato, perchè in quel predetto arco di tempo, per molto molto meno, si dichiarava una guerra; sii più prudente in futuro. vitopetino da bari.

Edito a Bari l'1.3.2013
PROPOSTE

Attenti al Mostro che già si annida all'interno stesso del Movimento 5S, pronto a ghermirne i cervelli. Come in passato ha già fagocitato nuove forze che intendevano cambiare il Paese (vedi Lega, a prescindere dalla sua ideologia sbagliata o meno, interamente divorata e completamente assimilata dal Sistema oligarchico parlamentare), in questo senso subdolo si sta già muovendo, animato dall’inquietante fibrillazione dei suoi tanti piccoli mostriciattoli di cui è composto, contro questo nuovo, cristallino, dilagante, vittorioso e semplice Movimento popolare 5S, tentando di ammansirlo per poi divorarlo nelle sue fauci omologanti e lasciare così sempre immutate le cose italiane tra Popolo e casta. Ne volete una subitanea riprova? Si faccia sottoscrivere, da chi vuole l’appoggio del Movimento per sostenere la maggioranza, due impegni; il primo a breve termine (dovendone variare la irrigidita e stantia Costituzione) per eliminare l’inutile Camera dei Deputati (cinque o sei sono al massimo gli individui che impongono decisioni, tutti gli altri li seguono a pecoroni) e ridurre a 300 componenti il Senato che trasformerebbe la Repubblica a Camera Unica, più che sufficiente per governare uno Stato ad una sola dimensione, visto che madre natura ci ha dotati di un territorio filiforme facile, perciò, da raggiungere da ogni dove. Pensate per un attimo allo stesso numero di senatori dell’antica Roma, che con le sole bighe, a cavallo, riuscivano a governare un territorio più grande dell’attuale Europa. Il secondo impegno da sottoscrivere, immediato, improrogabile e vincolante, deve contenere la riduzione da subito degli stipendi parlamentari a 2.500,00 euro mensili. Vi garantisco che in una sola battuta d’ali di colibrì, il Parlamento subirebbe una tale diaspora da far impallidire tutte insieme quelle verificatesi in millenni di Storia d’uomo.

Edito a Bari l'1.3.2013