martedì 8 maggio 2012

IN RISPOSTA A VIDEO SHOCK SU YOU TUBE

Condivido appieno il pensiero di terminator7349 e genevris65. Ancora una volta è dimostrata in tutta la sua evidenza la totale cecità dei sinistrati (di cervello soprattutto, salvo poche eccezioni): le immagini dello stato d'indigenza dei poveri bimbi del mondo esistevano prima di Berlusconi, esistono con Berlusconi, continueranno ad esistere dopo Berlusconi. E' la prova che ogni governo se ne frega dello stato pietoso di quegli esseri; è la prova che tutti i politici sono stati, lo sono e lo saranno sempre, i veri colpevoli delle sofferenze dei popoli, che solo rivoltandosi potranno cambiare la loro situazione. E se proprio si vuole infierire su un vecchio di 75 anni, si consolassero tutti gli scoppiati di rabbia con l'idea che se i 900 e passa parlamentari fossero in grado di dare lavoro a 100.000 dipendenti, così come Berlusconi, noi italiani avremmo almeno due posti di lavoro a testa, comprendendo tutti, bambini, giovani, donne, uomini e anziani. Sono considerazioni che il più semplice dei sempliciotti saprebbe elaborare, considerazioni di livello così infimo che qualsiasi pensiero è in grado di produrre; ma loro sono, purtroppo, al di sotto di tale livello. E’ così che i ciechi di mente non ci arrivano, e non arriveranno mai a fare questi semplici conticini; eppure son tanti i verdi di bile, i travagliati, i san toro, gli sgramellini, i crozzani (ma che cognonomazzi, fanno proprio tutti rima ...), e quanti altri si arrabattano nei propri escrementi televisivi pur di rimanere a galla e non farsene sommergere. Alcuni non vi riescono; vittime affogate nella cloaca mediatica se ne trovano sempre. Un saluto a tutti quelli che sono a favore di chi fa; nulla per quelli che danno il posteriore ai disfattisti.

Edito a Bari l’8.5.2012

sabato 5 maggio 2012


NIENTE SERVAGGI SULLA PRIMA CASA

 Spiego perché ogni gabella, balzello o tassa sulla prima casa è, non soltanto immorale, ma innaturale e illegale. Quanti sacrifici e quanti patemi ci costano le nostre case. E chi non ricorda l’incubo che incombeva sulle famiglie italiane sino alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, quando ogni cinque del mese veniva pronunciata la temuta frase “Sta salendo il padrone di casa!” Quante lacrime versate dalle nostre povere donne risultavano inutili contro l’esosità di ricchi bovari e possidenti usurai che, in cambio di autentiche catapecchie, eseguivano veri e propri prelievi dagli esangui stipendi della gente. Ma pochi politici degni di tale nome, in un breve ma fertilissimo periodo felice, approvando leggi favorevoli all’edilizia popolare, hanno permesso alla maggior parte dei cittadini di acquistare una casa, anche se a costo di cruenti sacrifici. Quando ormai eravamo certi di esserci affrancati dalle umiliazioni e vessazioni mensili; quando ormai ci si aspettava che le istituzioni approvassero, infine, quale logico e conseguente risultato a quei sacrifici, leggi utili a proteggere la nostra prima casa col diritto all’esenzione da ogni tipo di schiavitù morale e materiale, ecco che uno Stato molto più insensibile dei bovari e usurai precedenti, ha pensato scriteriatamente di colpire ingiustamente chi sia riuscito a realizzare l’unico bene in cui l’uomo si rifugia con i propri familiari per godere appieno le gioie della vita. Istituire una tassa per riportare in vita un servaggio è altamente immorale e di conseguenza illegale, nonché innaturale, visto che menti grette e vuote vogliono tassare proprio quelle gioie, il più bel prodotto di quell’opificio chiamato “Casa Mia”. Attenti, politici di ultima generazione, attenti chè la nostra pazienza è ormai pericolosamente sporta oltre ogni limite. Lasciate stare le nostre case. Applicate la vostra IMU su tutto, applicate l’IMU vostra su quel che vi pare, ma lasciate in pace l’abitazione in cui viviamo. Ci siamo faticosamente liberati di pagare un fitto al privato, sarebbe assurdo che ora si dovesse pagare un pizzo allo Stato. Di tutte le altre case nella classifica degli ordinali non ce ne frega proprio, ma la prima casa è solo nostra e non va gravata per riempire illecitamente le già deformi tasche di politici ingordi, corrotti ma soprattutto incapaci. Che nessuno si permetta di toccarcela! Altrimenti il sangue dei nostri sacrifici ricadrà sui colpevoli per leso diritto all’esenzione fiscale di bene personale intoccabile.
Edito a Bari 5.5.2012