domenica 31 ottobre 2010

MISTER ONOFRIO FUSCO



Caro Maestro, un dolore grande mi ha pervaso alla notizia della tua tragica scomparsa. Dopo tanti anni, ricordo ancora nitidamente quello splendido mattino assolato dell’otto maggio del 1958, quando ho avuto la gioia di conoscerti. Mi ero presentato al vecchio Stadio della Vittoria per un provino e per te sono stato subito “pupetto”. E’ il nome che mi affibbiasti lì per lì, certamente per la mia giovanissima età. E’ il nome con cui mi hai chiamato per strada ancora qualche mese fa: non hai mai dimenticato nessuno dei tuoi ragazzi; non solo sei stato un maestro calcistico per tutti, ma per molti anche maestro di vita. Quanti giovani sono cresciuti con i tuoi paterni insegnamenti; i Catalano, i Frisini e Carrano e Taiano, Mele, Quadrello, Consiglio, Caprio, Nonnato e tantissimi ancora, della mia e di altre generazioni. Mai avresti immaginato che la tua vita avrebbe avuto fine proprio per mano di quei ragazzi che tu tanto hai amato. Perdonali; perché sicuramente non ti hanno avuto loro maestro! Sfortuna per loro, fortuna per te: ora alleni allievi migliori nei divini prati. Arrivederci, mister Onofrio Fusco, uno dei tanti tuoi figli ti saluta con amore. Sempre tuo, vitopetino “pupetto”.
Edito a Bari il 9.11.1994