domenica 25 dicembre 2016

NOMI STORICI ED ECHI MODERNI

Da qualche settimana seguo con un certo interesse il dibattito sull’eventuale cambio di nome della Scuola Elementare “Balilla”. Quale ex scolaro dell’istituto vorrei aggiungere alcune considerazioni personali su quel nome impresso indelebile nella formazione di tantissime generazioni di alunni baresi. Ho condiviso pienamente la lettera sullo stesso argomento del dr. Nicola Roncone, con cui ho avuto il privilegio di frequentare non solo il quinquennio elementare, ma anche il triennio successivo in un altro prestigioso istituto dell’epoca, la Scuola Media “Amedeo d’Aosta” dell’arcigno preside Adamo Mastrorilli. Intanto chiarisco che a noi ragazzi del 1950, nonostante gli echi allora freschi del precedente ignobile regime che si appropriava di tutto quanto potesse servire a mascherare il nero della propria origine rivestendolo inutilmente di un necessario candore storico, a noi ragazzi dicevo, il nome “Balilla” ci riportava con immediatezza soltanto a quel ragazzino genovese undicenne che nel 1746 mise in fuga lo straniero con un sasso, divenendo il secolo successivo simbolo della lotta Risorgimentale. Ora, l’idea che la scuola in questione passi dal nome tricentenario di un apolitico undicenne, più consono al ciclo scolastico interessato, a quello di un contemporaneo appena deceduto, sia pur emerito docente ottantaquattrenne ma di dichiarata fede di parte per giunta, aggirando il requisito “dopo dieci anni dalla morte” per sfruttarne opportunamente la deroga, puzza lontanissimo di provvedimento politico “à la page”, sino a sfiorare la blasfemia peraltro, pretendendo, a soli due mesi dalla morte, il “santo subito”, invocato più giustamente per i grandi uomini del Sacro. Ma poi, può uno sparuto manipolo di insegnanti, di cui forse nessuno ha frequentato la scuola da ribattezzare, decidere le sorti di migliaia di vecchi e nuovi alunni, imponendo un nome che necessita ancora di un lunghissimo periodo di quarantena, prima che la lente della storia stabilisca quale ruolo gli spetterebbe in un secolo in cui tutti hanno fallito, viste le condizioni disastrose sotto ogni punto di vista in cui versa il Paese? In quanto al legame sentimentale mio e dei miei compagni d’allora con il nome “Balilla”, esso evoca il decennio più felice che Bari abbia vissuto nel secolo scorso. Inquinamento inesistente, delinquenza invisibile, consumismo sconosciuto. Ci bastava poco per essere soddisfatti. Episodi indelebili si susseguono al nome della nostra prima scuola. Il primo giorno di scuola, naturalmente, col trauma del distacco dalla mamma subito superato dall’accoglienza di insegnanti e nuovi compagni. Il biennio con la nostra maestra, la cara signora Mammella, che con le sue carezze sopperiva in quelle ore all’assenza della mamma; il triennio con l’inflessibile professor Di Terlizzi, quando le sue bacchettate ci hanno resi uomini. Le preghiere mattutine fatte davanti all’icona della Madonnella col Bambino, allora allogati in una nicchia alla base della torretta del vecchio edificio di fronte alla scuola, proprio all’inizio di via Vallona. E come dimenticare Bartolomeo col suo chiosco, prima sulla facciata rientrante a sinistra della scalinata d’accesso centrale, poi spostato più opportunamente sul prospetto scolastico di corso Sonnino alla confluenza con via Spalato; tutti passavamo da lui almeno un paio di volte al giorno per comprare pesciolini rossi e neri, castagnaccio, gianduiotti, giornalini usati, piccoli giocattoli di celluloide, le famigerate “fortune”. I giochi di gruppo che si facevano ogni mattina nel tardo autunno e per tutta la primavera  sulla via Positano, prima di accedere dal grande cancello di ferro nel cortile interno della scuola; ci si rincorreva “a staccio” o si saltava “a scaricabarile”. Quanto ho brigato per mangiare alla refezione scolastica, o per ottenere le scarpe che il Patronato Scolastico donava ai più poveri. Non avevo diritto a tali aiuti perché mio padre lavorando in Ferrovia aveva un reddito fisso. Ma sono riuscito più volte a falsificare  il tesserino d’accesso alla mensa, soprattutto il giovedì per una scodella di minestra col sughetto diluito che tanto mi piaceva. Pur di accontentarmi, mia madre riuscì a comprare le scarpe del Patronato da una famiglia povera, ma alla prima pioggia si infracidirono tutte perché di cartone dipinto. A questo punto faccio la mia proposta: finché campa l’ultimo alunno dell’istituto, si lasci il nome “Balilla”, dopo lo si potrà cambiare … (cioè mai!) …


Edito a Bari il 28.4.2016
VESPATE

Direttore, non se ne può più. Che qualcuno si attivi a fermarlo, ne va della sua incolumità. Nella sua funesta carriera televisiva s’è creato tanti di quei nemici che chiunque al suo posto resterebbe desto notte e giorno; ma lui, incosciente, non se ne rende nemmeno conto e si crogiola col suo ebete sorrisino nella sua inconsistente bolla di presunzione. Pensa di piacere per qualche striminzito punticino di share che mette insieme in piena notte per pochi sofferenti d’insonnia; crede addirittura di essere un grande scrittore per aver messo insieme alla meglio libri vacanti, commissionati per pietosa riconoscenza dai suoi bersagli di viscide slinguate. L’acme lo raggiunge quando, colpito da momentanea distorsione cognitiva, si vede bello senz’accorgersi della sua naturale ed evidente repulsione. Che siate almeno voi colleghi giornalisti a consigliargli una fuga precipitosa prima dell’irreparabile. Offese Associazioni antimafia, di genitori inviperiti, di furenti telespettatori gli stanno dando la caccia e se gli mettono le mani addosso lo sgonfiano. La sua maniacale ricerca di consensi tv lo ha spinto a mettere in scena personaggi immorali come i Cassarmonica, i Ririna, indegni persino di essere nominati, per non parlare di alcuni politici, facendo adirare maggiormente tutte le vittime di mafia o loro parenti. Ha fatto inferocire tantissimi genitori che, così come già accaduto ad altri giovani, temono di vedere i propri figli seguire l’esempio di delinquenti comuni e capimafia falsamente mitizzati dal cattivo conduttore. Moltissimi telespettatori scalpitanti chiedono vendetta, oltre che per gli spudorati emolumenti che la Rai elargisce a man bassa ai tanti guitti come lui che si aggirano nei suoi studi, anche per i milioni di euro spesi dal nostro butterato personaggio che, riducendo in scala i tanti teatri reali, in cui si sono consumate autentiche tragedie, realizzava costosissimi plastici per esclusivo uso e consumo della morbosità di poche menti disturbate, manovrandoli a mo’ di inutili giocattolini per bambini stupidi; prevaricando, intorpidendo, sviando il compito della Giustizia vera nel dare false indicazioni, inconsistenti sospetti, e soluzioni finali completamente contrarie ad ogni logica. Ma nessun giudice si è accorto che con i suoi indesiderati ospiti è incappato più volte nel reato previsto dall’art. 414 c.p. per apologia di soggetti mafiosi, nella sua veste di conduttore della tv pubblica? Quello che posso fare a ‘sto punto è un appello ai lettori più pazienti; vi volete liberare del fastidioso ronzio del Vespone televisivo? Vi suggerisco una soluzione definitiva e con un mezzo indolore. Anni fa vi era un marchingegno, illustrato nella prima immagine (pompetta per flit), che con tanta fatica liberava ogni casa da insetti fastidiosi. Oggi la tecnologia ci mette a disposizione mezzi molto più efficaci e meno faticosi; col ticoma, come io ho definito la scatolina elettronica della seconda immagine (non nel senso di “telecomando”, ma in quello di “ti metto in coma”), possiamo liberarci dai dannosi insetti televisivi azzerando il loro share e mettendoli in tal modo, appunto, in coma irreversibile, costringendo così i dirigenti Rai ad eliminarli da ogni palinsesto. Fatelo sempre e vi libererete da ogni personaggio nocivo. Io l’ho fatto anni fa, nella trasmissione in cui il Vespone ha mostrato tutto il suo microscopico spessore morale. Ad un certo punto, uno dei tanti suoi insulsi ospiti della puntata insinuò, vista la sagoma del suo capoccione, una spiccata somiglianza col capoccione fascista, per nulla inferiore a lui in quanto a lutti procurati alla Nazione. E mentre qualcun altro rilevava la data del suo concepimento con la presenza del “lui” d’allora a Campo Imperatore, proprio nelle vicinanze del luogo d’origine del futuro e più misero “lui” televisivo, il nostro Giuggiolone si gonfiava in tutta la sua vuotezza, da piedi a capo, di quell’insano gas borioso che dà tanto alla testa, librandosi disarticolato proprio come il classico palloncino al vento, e non intuendo per nulla che gli stavano offendendo la madre, che gli stavano dando apertamente del figlio di … quadrantaria di antiche suburre latine. In quell’occasione ha dimostrato copiosamente di essere un uomo privo di ogni dignità, lasciandosi avvolgere contento da quella oltraggiosa bestemmia che gli offendeva direttamente la madre e indirettamente l’incolpevole padre. Non potendone più, quella sera stessa, indignato per come erano stati ridicolizzati quei poveri genitori, me ne sono liberato per sempre con pochi tocchi sulla tastiera del ticoma, smemorizzando definitivamente il suo programma. Penso con dispiacere a quel poveraccio del suo vicino, costretto a ritrovarselo ogni giorno porta a porta. E di contro ai tanti fortunati che lo tengono distante un piano almeno, un condominio per evitarlo, un isolato per non sentirlo, un quartiere per tranquillità, un paese per non vederlo. Ai telespettatori ho indicato la strada più facile per non ospitare più tali personaggi negativi nella propria abitazione. Alla matrigna Rai suggerisco, se proprio non può fare a meno di simili soggetti diseducativi, di relegare i suoi tanti Vespa Bruno in quei teatri di cui Roma è disseminata da oltre duemila anni, noti a tutti col termine di Vespa … Siani!
E noi malcapitati spettatori tv dovremmo pure pagare un canone?

Ma qualcuno là dentro è impazzito! …

Edito a Bari il 9.4.2016
POPULISMO RENZINO

Ma il Renzino vincitore della lotteria del 2013 ha proprio una faccia di quel bel bronzo forgiato nella stimata Pontificia Fonderia Marinelli qualche secolo fa! Non ha sempre sostenuto, ad ogni tornata elettorale, che non andare a votare è segno del più “becero populismo”, e chi propagandava l’astensione dal voto commetteva reato! Ed ora, solo per dimostrare a qualche bambolina cretina che lui è il potere, si erge a capopopolo e spinge i cittadini ad andare al mare, commettendo doppio reato nel suo ruolo pubblico! Non s’accorge nemmeno di scimmiottare la protervia arroganza berluschina! O il motivo vero è che si sta convertendo al più sano populismo, vista la consistenza del più grande partito italiano, il PIA (Partito Astensionisti Italiani), che ormai è oltre la maggioranza assoluta! Le ha contate le facce che è stato costretto a cambiare da quando governa; io ne ho elencate tante da riempire tutte le 62 facce del rombicosidodecaedro girato, e me ne son rimaste ancora tante da sistemare; se continua così riempirà le facce di tutti i 92 solidi inclusi nel 1996 da Norman Johnson nella lista dei poliedri, diventando più famoso per il Guinness conquistato che come politico. I giornalisti seri, però, dovrebbero smetterla di preoccuparsi del guiderdone governativo che viene elargito, e non avere paura di attaccare il Renzino, facendogli capire che il Popolo non lo vuole più: uno sparuto manipolo di burocrati l’ha insediato, una folta moltitudine di Popolo pretende che se ne vada. Ditegli chiaramente, come qualche anno fa con il Berluschino da lui sempre più emulato, che ha fatto il suo tempo e, soprattutto,  per “evitare ulteriori lutti“ e altre ingenti rovine “alla Nazione”, che se ne torni a casa. Per il conto, stia tranquillo che prima o poi gli italiani glielo faranno pagare. Smettetela quindi, cari giornalisti, di preoccuparvi miseramente dello stipendio, e tendete a raggiungere, piuttosto, quell’alto ideale per cui avete ricevuto la tessera professionale, LA VERITA’ … L’Italia è ormai allo stremo per le sue sballate scelte politico-finanziarie … (nell'immagine l'Italia dolente, che spera solo nelle bische di stato)


Edito a Bari il 15.4.2016
A PROPOSITO DI OLIO TUNISINO …

Fortuna che noi pugliesi da anni ci forniamo del migliore olio al mondo, acquistandolo anche a basso costo direttamente dalle tante masserie a pochi minuti dalle nostre case, e quindi ce ne strafottiamo del viscidume che altri paesi spacciano per olio ... Tutti i cittadini del nostro Paese possono attuare tale iniziativa; il nostro territorio è disseminato di frantoi che producono dell'ottimo olio in proprio, perciò il criminoso provvedimento europeo su forniture di sostanze inquinanti estere non ci interessa minimamente ... Facciamo in modo da lasciare l'olio tunisino, marocchino, o papuasio che sia, negli scaffali invenduto così, calando i prezzi, potremo comprarlo per metterlo nei motori delle nostre auto risparmiando una bella sommetta ... Mentre nemici e traditori del made in Italy, che hanno tramato per questo provvedimento sciagurato pensando di speculare, resteranno scornati e mazziati (avendo già intascato la mazzetta) ... Non comprate schifezze estere, sempre di dubbia provenienza, inoltre puzzano, sono insapore, immangiabili e di conseguenza disgustose; d'altronde, è da sempre che pratichiamo l'arte di acquistare direttamente dal piccolo coltivatore il cibo più genuino; continuiamo a farlo per il bene delle nostre aziende e soprattutto della nostra economia ... Io non sono contro l'Europa, è l'Europa che è contro di noi (comprendendo tanti vigliacchi nostrani) ... ITALIANI ACQUISTATE PRODOTTI DEL NOSTRO TERRITORIO, ABBIAMO INSEGNATO AL MONDO COME MANGIARE, CONTINUIAMO AD ESSERE I MIGLIORI ...


Edito  a  Bari l’11.3.2016
FURBIZIA DEI POLITICI
 
Vito Petino ha condiviso il video di Marco Agostinelli. Imprenditrice che si lamenta per i troppo furbi politici.
Non mi rivolgo a quei mascalzoni dei politici, ormai sordi di coscienza ma, se ancora ve ne fosse, alla parte sana di quelle istituzioni, poliziotti, carabinieri, finanza e magistratura, per arginare la continua rapina di stato che sempre gli stessi mascalzoni continuano a mettere in atto contro tutti i cittadini. Prima che sia troppo tardi e che il politico corrotto e sporco venga bastonato ad ogni angolo di strada per la restituzione del maltolto. Ricordassero i soggetti anzidetti che loro, secondo costituzione, hanno giurato di essere fedeli alla Repubblica (Res Publica, Cosa di tutti e non cosa loro) e di conseguenza al suo naturale sovrano, il Popolo. Chi non mantiene tale giuramento e difende solo gli interessi di una esigua minoranza che, invece di rappresentarlo, lo saccheggia usurpandone privilegi d'ogni genere, commette alto tradimento, di cui ne daranno conto in caso di annullamento forzoso di tante norme imposte con la prepotenza dei vili, né mai scritte né concordate con il Popolo. Si chiede ancora, e soltanto alla stessa parte sana delle istituzioni, se le massime cariche dello stato e lo stesso parlamento non si trovino di già in un vero e proprio stato di "impeachement all'italiana", per cui è necessario istituire al più presto una commissione che ne blocchi le funzioni, prima che sia troppo tardi ... Popolo, Amici, Cittadini, svegliatevi e fate girare, altrimenti vi chiameranno fra non molto, restandone loro naturalmente fuori, a coprire l'enorme buco che chiamano falsamente debito "pubblico", ma in realtà causato dall'incapacità a governare un paese dei suddetti prevaricatori "privati" ...


Edito a bari il 24.2.2016
COMMENTI A DEPRAVAZIONI

Antonella inWonderland. Bisogna avere la mentalità un po più aperta..dopotutto per noi cosa cambia se due persone dello stesso sesso si sposano o no??La nostra vita continuerà ad essere sempre la stessa! Secondo me la famiglia é dove c'è amore e stop... ma lo sai già come la penso ... "Fa ciò che vuoi purché non danneggi nessuno".

Vito Petino ha commentato il post di Antonella inWonderland. Non è vero, Antonella; non si può vivere in un chiuso egoismo pur non danneggiando gli altri; è necessario vivere, invece, in simbiosi col proprio simile, dipendendo ogni essere umano dall'altro. E poi il tutto è sempre rapportato all'individuo con cui tratti. Willy, un mio caro amico d'infanzia, non si è mai permesso approcci forzati, manifestazioni lascive o disgustose nella forma; e tutti noi amici lo rispettavamo pur non condividendo i suoi orientamenti sentimentali. Il problema si pone quando una persona si comporta in un modo incivile che sconfina addirittura nella violenza, sia che si tratti di un etero oppure di un omosex. E se ti rileggi bene il mio commento, noterai che mi riferivo soprattutto a futuri diritti che potrebbero accampare quelle categorie di "mostri" che sempre nella storia sono andati oltre il limite dell'orrore, usando atrocità sui più deboli. Il mondo ha bisogno di chiarezza per funzionare alla perfezione; se al contrario si crea confusione dove regna l'ordine, il danno maggiore ricadrà sempre su chi infrange le regole naturali o stabilite dai comportamenti della maggioranza. Se una pianta ha bisogno del seme per dare frutti, è inutile tentare altre manipolazioni con l'unico rischio dell'estinzione di tutte le piante. Evitiamo quindi di confondere nel termine "matrimonio" altre unioni che verrebbero definite di serie "inferiore". Quando si parla di matrimonio, sappiamo di cosa parliamo. Tutto ciò che non riguarda il termine tradizionale, può tranquillamente essere definita "unione civile", sapendo in tal modo di cosa stiamo parlando. Proprio una mentalità aperta, come tu dici, ha bisogno di chiarezza immediata; la persona intelligente, davanti ad una definizione precisa, non si pone tante domande ... Matrimonio? Una unione fra maschio e femmina intesa a procreare e perpetuare il genere umano; l'eccezione delle poche coppie sterili non ne cambia minimamente la funzione nella sua generalità, confermando appieno tale principio con le recondite e normali aspettative che comporta ogni connubio naturale. Matrimonio civile? Stessa funzione, privata del rito religioso. Unione civile? Non si avrebbero dubbi di cosa si sta parlando. Se poi l'intento di questa esile minoranza è soltanto quello di sovvertire ogni genere di legge al solo scopo di contrapporsi alla normalità, del tipo "zoppo io, zoppi tutti", allora siamo proprio alla fine di ogni sana civiltà, intesa sempre nell'ottica della conservazione della specie. Certo che per gli etero non cambia nulla se due omosessuali si uniscono; ma proprio per evitare passate discriminazioni, c'è bisogno di tutta la chiarezza di cui ho parlato sino ad ora. Se si è naturalmente bruni e, ad un certo punto della vita, un individuo si sente biondo dentro, non importa proprio a nessuno che lo stesso individuo si addobbi sul biondo anche esteriormente; ma rimane la incontrovertibile realtà che agli occhi dei tanti nessuno, per la chiarezza di cui ho detto prima, sempre di un falso biondo si tratti. Sapessi, figlia mia, quante ne ho viste in quasi 72 anni di vita, trattando persone di ogni tipo senza mai crearmi pregiudizi di sorta, e andando sempre d'accordo con tutti nel reciproco rispetto. Uno solo è sempre stato il mio obiettivo: migliorare l'esistenza umana per il benessere delle future generazioni. Ho teso ogni mio sforzo per eliminare le tante disuguaglianze sociali che tanto male hanno fatto e continueranno a fare alle classi meno abbienti. Sotto questo aspetto, sembra proprio che il nostro paese abbia avuto una drastica involuzione per colpa di politici incapaci di gestire un popolo che mai in passato ha avuto così tanta coscienza di sé. E con un tale irritante stridio le conseguenze possono essere pericolose per chi non si adegua all'attuale pensiero generazionale di milioni di scontenti ...


Edito a bari il 23.2.2016
DEPENNARE  DEPRAVAZIONE

Cara Legge CIRINNÀ (ma è forse l’acronimo, accentato per esibizionismo, di CInici e RINnegati di NAtura?), colpa tua se il parlamento (minuscolo visto il suo attuale valore morale) s’è ammosciato impotente su una questione che interessa una sparuta minoranza di italiani, a danno di quei provvedimenti economici attesi spasmodicamente dalla stragrande maggioranza; provvedimenti che ci porterebbero fuori dalla dannata crisi piombataci addosso da oltre 20 anni per l’incapacità congenita di chi ci ha governati nel frattempo. Non può un parlamento che voglia essere rispettato, proprio perché eletto da quella maggioranza di cittadini, perdersi dietro fisime di minoranze disturbate. Ma sono certi, alcuni parlamentari, che mettere al primo posto faccende private di importanza poco vitale sia segno di progresso, di modernità? Sembrano faccende d’attualità, ma poi, se le poni nel giusto contesto storico, t’accorgi che da millenni l’omosessualità è presente nella vita quotidiana degli esseri umani, che continuano a tirarsela dietro, insieme a tante altre diversità, con civile tolleranza, così come accettano con umana pazienza ogni altra manifestazione delle minoranze, pur non condividendola, che la stessa vita impone. Nella culla primordiale africana, in atavici popoli mesopotamici ed australi, nell’antica Grecia e nella Roma imperiale, nell’alto e basso medioevo, nelle civiltà precolombiane, nel vicino, medio ed estremo oriente, e continuando sino ai tempi nostri, ve ne sono cenni a iosa. Ma mai sarebbero diventate grandi civiltà se i loro politici, per estremo egoismo, avessero dato importanza primaria a personali vizi e virtù. Quando dovevano civilizzare nuovi territori, nuove genti, i desideri privati rimanevano relegati all’interno di mura domestiche, dalla più splendida stanza da letto, alle più sordide suburre. Tutte le antiche civiltà sono scomparse proprio quando i loro costumi sono diventati talmente debosciati, da provocarne la definitiva caduta per mano di nuovi popoli che hanno invaso i loro territori. Ma quello che tu oggi proponi, cara Legge, fa il paio con gli immorali principi che un astruso sistema gender spaccia per diritti di uno stato modernamente laico; che io invece definisco sporco laicismo distruttivo in cui tutto si vorrebbe consentire. Senza più sentimenti Cristiani, l’immondo pedofilo chiederà come suo diritto l’adozione di bimbi di nessuno. E continuando la panoramica di menti distorte, non solo cugini di primo grado, ma anche madre e figlio, padre e figlia, fratello e sorella pretenderanno il diritto all’amore coniugale. E perché no! Culmine della depravazione, anche il folle maniaco seriale accamperà il suo "sacrosanto diritto" alla felicità, per poter legalmente immolare sull'altare dell'incontrollata pazzia collettiva almeno una vittima ogni sabato sera. Accusano di omofobia l’individuo eterosessuale, senz’accorgersi di comportarsi da autentici psicofagi, pur di accaparrarsi seguaci delle loro sterili rimuginazioni. Io, normoindividuo, non ho bisogno di raccogliere proseliti finché l’umanità sarà guidata da quell’istinto che madre natura racchiude nel solo rapporto Padre + Madre = Figli. Senza questa santa Trinità l’umanità non sarebbe mai esistita. Si lascino perdere le alchimie, gli artifizi che scienza e tecnica vogliono spacciare per comportamenti deontologicamente naturali. Per mettere al mondo un bimbo, la stessa tecnica scientifica avrà sempre bisogno di uno spermatozoo e di un ovulo. E se tale congiunzione avviene con l’unico atto d’amore ortodosso, è la condensazione della pura felicità. Altre manipolazioni di menti distorte, sottraendo tale sentimento naturale a quell’atto primordiale, condurrebbero il mondo alla mostruosità. E’ inutile spacciare per matrimonio ciò che non è tale. E’ inutile propinare per famiglia ciò che famiglia non è. Ma se una minima parte delle future generazioni si farà cuocere il cervello propalando per morale l’immorale, allora propongo alla Crusca di depennare la parola “depravazione” dal linguaggio corrente, visto che il termine non avrà più senso nella morale comune che si sta tentando di inculcare nelle menti più giovani. Sono convinto, però, che ci saranno sempre un Papà e una Mamma a difendere con la propria vita le creature nate dal loro amore, anche a costo di riesumare guerre ormai sepolte contro quelle anime nere che, irrimediabilmente perdute, tentano di portare alla distruzione l’umanità intera.
Possibile che dopo Sigmund e i suoi contemporanei, non esistano più al giorno d’oggi luminari della psiche, anche al minimo d’intelletto, che mettano nella loro giusta dimensione le diversità causate da disfunzioni psicofisiche, congenite e non, della natura matrigna? E basta … Non se ne può proprio più … E’ mai possibile che una minoranza di diversi, molto al disotto dell’uno per cento presente in politica, possa bloccare tutt’un parlamento, paralizzare totalmente un intero Paese? E si lasci anche perdere il resto d’Europa con le sue confuse imposizioni. Tale resto messo insieme non riesce a raggiungere uno spicchio d’oncia dell’immenso peso storico, culturale e civile della nostra Italia, defraudata di tanto territorio che da solo costituisce gran parte dell'attuale continente; basta andarci per individuarne tutta l'impronta ultra bimillenaria dell'italianità. Sono orgoglioso, insieme a tutte le italiche diversità, d’essere italiano. Non sono assolutamente per l’abbandono dell’Europa, anzi; nella mia mente vi è una sola mira, vedere tutto il continente europeo italianizzato. E vado oltre, spero che presto vengano promulgate leggi unitarie ed egualitarie che abbraccino tutti i popoli del Pianeta. Senza tale unificazione, nell’attuale confusione legislativa e monetaria, vedo il mondo rotolare rantolando verso la sua distruzione.


Edito  a  Bari il 21.2.2016

mercoledì 19 ottobre 2016

GUFI CIVETTE E COCCOVASCE
(ovvero Tiratori di piedi)

Ho sentito spesso il piccolo toscano sproloquiare di gufi e gufate, nella sua breve, ma già tanto dannosa veste politica. Certo che non c’è mai limite alle facce di bronzo italiane. Avremmo fatto a meno anche della sua ignorandola come le altre, se non avesse esagerato scordandosi che nel ruolo di civetta è stato insuperabile professionista. Possibile che abbia dimenticato le insonni sedute spiritiche, le fumose gufate con propiziatori riti notturni, in cui ha invocato tutti gli oracoli del suo personale Olimpo per la prematura caduta di Bersani prima, e di Letta dopo. Possibile che abbia così corta memoria? Pare proprio di sì, se continua imperterrito a raccontar balle al Popolo, senz’accorgersi che da due anni non fa altro che ripetere le stesse fole dette il giorno prima e ritrite il domani, proprio come una cattiva minestra e nemmeno tanto riscaldata, grazie anche alla maggioranza raccogliticcia che lo sostiene su un fil di fumo. Ciò che più meraviglia, però, è che né giornali né tv glielo ricordano; si può anche capire che molti giornalisti sono costretti a tacere per non far perdere le elemosine di stato ai padroni delle proprie testate; ma nascondere la verità, oltre a incrinare la fiducia deposta in loro e a perdere del tutto la propria dignità professionale, è il peggiore dei tradimenti nei confronti dei lettori; tradimento che alla fin fine gli si ritorce contro sottoforma di mancate vendite o calo di ascolti dei loro mezzi d’informazione. E continueranno a lamentarsene se nessuno ha il coraggio di dire al borioso toscano di non essere un genio; è ora di fargli capire con le brusche d’essere stato usato come asino attaccato al carretto “Italia” da banchieri e multinazionali senza scrupoli. Crede di possedere attributi maschi, e scioccamente non vede di essere trattato come quella castrata palletta bianca respinta di sponda in sponda dalle possenti sfere colorate sul tappeto verde d’Europa. Pochi lo volevano, nessuno l’ha eletto, tutti desiderano che cada subito. Sì, gufando proprio come ha fatto lui con i suoi stessi compagni di partito. Lo avrebbe fatto anche contro papà e mammà, pur di assurgere a quell’altezza da cui, cadendo prima o poi, si farà male, più di quello che avrà fatto al Paese? Firmato, il Popolo, Gufo per eccellenza. E quando tira i piedi il Popolo …


Edito  a  Bari il 29.1.2016

lunedì 26 settembre 2016

SEMI DI PENSIERO … 8
2-dic-2015 9.55






Vito Petino Vedi, Pino, che noi Popolo minuto abbiamo ragione quando sosteniamo che c'è più di un qualcosa che non funziona nei vostri Palazzi! L'ultima arrivata che premia un Capitano di lungo corso come te! Comunque, conoscendoti dai tempi del tuo illustre papà in via Angiuli, posso affermare con certezza che il tuo è un premio meritatissimo. Ti invio dal cuore uno tsunami di congratulazioni. Ad maiora! Salutissimi, vitopetino, anche a nome di mio cognato Sandro (Lanzilotti).

2-dic-2015 21.36
Fiore Nam
Questo video lo dedico a tutti quelli ke lasciano i genitori/nonni soli non solo a Natale!
Nonno che finge il suo funerale per attirare i parenti a casa
Francesco F Petino Stupendo! Condivido pienamente la necessità di non trascurare COLORO che per anni hanno dedicato il proprio tempo e le proprie forze per farci diventare adulti Emoticon smile
Vito Petino Fate finta che io invece di essere lo zio sia il nonno. Venitemi a trovare! Sono solo soletto ...

4-dic-2015 h 21:05
Ottavio Degregorio ha condiviso la foto di Ridi che ti passa
Chi ride? Qualcuno si dispera!!!!
Vincenzo Serviddio OTTAVIO LA PRIMA VOLTA IN VITA MIA VOLEVO ESSERE UNA RINGHIERA E AMMIRARE IL SORRISO DA VICINO
Vito Petino Ma è proprio solo il sorriso che attrae di questa splendida e abbondante fanciulla? ...

4-dic-2015 h 21:12
Nico Andriola ha condiviso la foto di Il diαrio di un rαgαzzo di strαdα.†
Se riuscite a risolverlo in 3 minuti Condividetelo!
Nico Andriola È una cosa seria.
Nico Andriola Non conosco la soluzione, io affermo che è 36
Nico Andriola 1x4=4 2x8=16 3x12=36
Vito Petino 36, Nico, ma molto molto maccheronico; la tua soluzione condensa quest’altra, a) le due cifre dell’11 sommate danno 2, indi 2x2=4; b) somma del 22 è 4, perciò 4x4=16; e per il 33 abbiamo 6; quindi 6x6=36 ...

4-dic-2015 h 21:33
Ottavio Degregorio
Quanto e' costato questo studio? Presenti, racconta il giornalista, poche persone.
Vincenzo Antonacci Sicuramente è stata copiata da altro giornale, non spendono neanche un centesimo, loro copiano soltanto.
Vito Petino Ottavio, ormai è la società dei "diversi" in tutti gli strati sociali che si associano e si fanno valere; noi normali non interessiamo più nessuno ... L'importante è che grazie a noi normali il mondo gira ancora ...

5-dic-2015 h 19:18
Giuseppe la Tartera ha condiviso la foto di Valerio Rosichini
Vito Petino Ma è l'aereo in decollo che non vira nella direzione giusta ... Ciao, Pino ...

5-dic-2015 h 19:46
Vito Petino e Andrea Bortolotti hanno condiviso la foto di Dimissioni e tutti a casa
Vito Petino Meno, meno, molto meno ... provassero a vivere con 600 euro al mese come costringono la maggior parte dei pensionati ... questi hanno dimostrato di saperlo fare, loro morirebbero nella prima ora del primo giorno del mese ... sono capaci a vivere solo mettendo le mani nei nostri soldi che fiduciosi abbiamo affidato loro per governare il Paese ...

6-dic-2015 h 20:44
Vito Petino  Augurissimi a tutti i Nicola di Torre a Mare, di Bari, di Puglia, d'Italia, d'Europa, del Mondo, e perchè no, in Terra, in Cielo e in ogni dove ...

7-dic-2015 h 11,28
Vito Petino  Sono anni che mangio il meglio del mare grazie a Mimmo e compagni; un consiglio per le festività PESCHERIA CAPRIATI via detta della Marina 3 Bari San Giorgio Scizze Torre a Mare...
Inizio modulo

7-dic-2015 h 13,59
Vito Petino e Gennaro Cozzolino hanno condiviso il video di EWTN - Vaticano
Vito Petino ha condiviso il video di EWTN - Vaticano  Insieme a Wojtyla questo è il Papa del Popolo ... Grazie Francesco ...

7-dic-2015 h 14,44
Vito Petino e Andrea Bortolotti hanno condiviso il post di Flavio Alemani
LA METTEREMO IN UN LUOGO DOVE NON POTRÀ PIÙ NUOCERE A NESSUNO !!!!
Vito Petino ha condiviso il post di Flavio Alemani  Cara Boschi, so che tu e i tuoi colleghi pensate in grande; io, invece, per colpa vostra sono costretto a pensare in piccolo; ma è proprio quel piccolo, quella frazione infinitesimale che dimostra come il vostro macro benessere dipenda in tutto da noi; e te lo provo con quella parte minima che ci accumuna, il bosone o particella di Dio: ti prendo ad esempio quello che succede quando mi pago un caffè al bar per 1 euro ... di quell'euro almeno un buon 20 per cento viene nelle vostre tasche; prova ora a spaccare quel misero soldino da 20 cent e troverai stille di sangue prodotte dalla mia fatica; analizza quindi il DNA del mio sangue col tuo e ti accorgerai subito che una parte di me è penetrata in te, e soprattutto nelle casse bancarie con cui sono stati salvati in tal modo parenti ed amici anemici cronici ... In conclusione noi nel nostro piccolo aiutiamo i grandi a vivere nel superfluo, voi col vostro pensare in grande non riuscirete mai a capire i minimi bisogni di un Popolo ...

7-dic-2015 h 19,24
Michele Lonigro ha condiviso la foto di Il Meglio del Web
Vito Petino Oh, che rovina ... vedo solo un bel mappamondo spaccato ... che peccato ... comunque sono un collezionista e amante dell’arte pura, anche restaurato va bene ...

7-dic-2015 h 20,08
Andrea Bortolotti ha condiviso la foto di Massimo Remedi
Dal 1 gennaio 2016 prelievo forzoso delle banche
E mo so caxxi !!! Grazie ‪#‎RENZI Grazie ‪#‎PD
Vito Petino Ci hanno già provato anche negli anni passati, ma io li ho fregati, facendo trovare la cassa vuota ... e così continuerò a fare ...

7-dic-2015 h 20,20
Vito Petino e Marisa Missaggia hanno condiviso un link
“L’Italia vive in un clima di sudditanza invisibile imposto da un governo troppo mite, potenzialmente rappresenta la terza Potenza mondiale, grazie alle sue riserva… www.news24italia.com
Vito Petino Abbiamo provato con tanti italiani fallendo miseramente; facciamo come nel calcio ... proviamo con uno straniero ...

7-dic-2015 h 20,32
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10 semplici mosse per difendere i tuoi risparmi
Vito Petino Io i miei soldi li ho saputi difendere bene per oltre 71 anni, tenendoli ben lontani da chi voleva fare la bella vita a mie spese; contattatemi, e vi insegnerò, non solo a difenderli i vostri soldi, ma anche a saperli bene investire, permettendo ad ognuno di voi di fare quella bella vita che altri vorrebbero fare con i vostri soldi ... Vanna Marchi e figlia insegnano …

9-dic-2015 h 19,16
Lorenzo Sancilio e Michele Lonigro hanno condiviso la foto di I MIGLIORI ANNI "80&90" E NON SOLO
Vito Petino Continuo a chiamarla signor Sancilio, per associarmi al suo pensiero; anche se io sono nato nella prima metà degli anni '40, la mia colonna sonora di vita privata e professionale è la stessa da 71 anni ... gli stessi intenti morali privi di tutti i vizi e gli eccessi delle nuove generazioni ...

9-dic-2015 h 20,38
Nicola De Benedictis ha condiviso la foto di ROBA DA Uomini
Vito Petino E' un imbianchino che sbianca con quel fondo schiena ...

11-dic-2015 h 15:31
Vito Petino ha condiviso la foto di Ciacia Ciao
Questi i miei tragitti pedo-scolastici a Bari dal 1950 al 1971: via Carulli Balilla, Japigia Balilla, Japigia Amedeo d'Aosta, via Durazzo Pitagora, Japigia Pitagora ...

11-dic-2015 20.40
Andrea Bortolotti ha condiviso la foto di W IL M5S
Vito Petino Io lo ascolterò perchè, ne sono certo, un uomo come lui non può stare al guinzaglio di bimbetti viziati e incapaci ... prima o poi se ne libererà e quando lo farà io voglio sentirlo in diretta ...

17-dic-2015 22.44
Vito Petino  Disapprovo nettamente il modo in cui i tg nazionali hanno dato la notizia dell'avvenuta elezione dei tre giudici della Consulta, dopo un parto oltre i livelli equini. Pur trattandosi di personalità di alto valore, li hanno già marchiati: uno del pd, il secondo del m5s e l'altro dei panchinari del centro, è stato commentato. Finchè i giudici non saranno eletti direttamente dal Popolo, non potranno mai esserre imparziali (ma ve lo vedete uno dei tre che deve mettersi contro lo schieramento che l'ha eletto?). Con questo sistema snaturano il loro ruolo, divenendo dei politici in più ... Eliminare una camera e mettere quale contraltare a quella rimanente un ente di soli giudici indipendenti, che devono render conto del loro operato soltanto al Popolo, oltre che alle proprie coscienze, è la snellezza necessaria per uno Stato moderno ... Da approfondire, naturalmente, questa ed altre mie idee che da mezzo secolo mi porto dietro in quel po' di agone politico che ho frequentato; idee necessarie per ingabbiare soltanto quei politici che fanno della cosa pubblica una "cosa nostra"; idee utili per il bene del mio Paese, perchè io amo l'Italia ... Se non per altro, sicuramente per avere lo stesso DNA in quanto in Essa tanto sangue dei miei avi è stato trasfuso ...
Rosario Palladino Condivido in pieno amico carissimo
Vito Petino Purtroppo non serve a cambiare le cose, perché i pensieri di individui ignoti passano inascoltati. Prendi invece gli stessi pensieri, tuoi, miei o di altri poco famosi, e mettici in fondo un bel (Platone), oppure (Einstein), e subito diventano assordanti, attirando l'attenzione di tutti ...

23 dic 2015 h 23.56
Vito Petino
 
Sono una delle tante biglie numerate nell'urna della vita. Voglio proprio vedere se Madama Bendata riesce a pescarmi. L'Amore mi ha pescato a vent'anni ...
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24-dic-2015 h 20.48
Nicola De Benedictis
 ha condiviso la foto di ME NE FREGO Mussolini saluto fascista
Vito Petino Da che pulpito ... ci hai portato i tedeschi in casa, nostri inveterati nemici da oltre 2000 anni, con le loro continue invasioni ... è anche vero che dalle loro parti fa un grande freddo e il nostro sole, invece, attira tutti ...

24 dic 2015 h 22.37
Vito Petino
 
Ripetersi gli auguri ogni fine anno per chi lo ha fatto 71 volte, dovrebbe far perdere definitivamente ogni speranza nell'attesa di un mondo migliore; ma io non mi arrendo e continuo a sperare che, prima o poi, l'uomo rinsavisca, accorgendosi di non poter fare a meno dei suoi simili, accettandoli finalmente come fratelli ...
AUGURISSIMI DAL CENTRO DEL CUORE A TUTTI I MIEI FRATELLI DI SANGUE, DI STRADA, DI SCUOLA, DI LAVORO, DI PENSIERO, OVUNQUE VOI SIATE ...

25 dic 2015 h 11.27
Vito Petino
 ha condiviso il video di Vito Petino.
Queste sono le immagini di mio fratello che voglio sempre vedere, anche se lui non vuol vedere più noi ... Ma non è importante; quello che importa è che lui sia felice, finalmente ...

27 dic 2015 h 14.25
Vito Petino
  Un angolo di Bari che non c'è più, via Putignani incrocio con via De Rossi ... Se avete altre vedute della nostra Città, pubblicatele ... In tanti anni non sono mai riuscito a trovare nemmeno una cartolina del vecchio edificio ad un solo piano della Saicaf in corso Cavour con il cinema all'aperto Savoia sul terrazzo in corrispondenza proprio del primo piano ... oppure del famoso caffè ristorante Grand'Italia sempre in corso Cavour con la bellissima rossa, prorompente, proprietaria bolognese ... mi dispiace, ma non ne ricordo il nome ... (dimenticavo, la foto è del 1958)
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28 dic 2015 h 0.25
Vito Petino
 
Anno scolastico 1956-57, Scuola Media A. D'Aosta Bari, primo anno nella nuova sede di via Oberdan. Rivedendo tutti quei calzoni corti a cui le nostre madri ci costringevano, penso proprio che non s'accorgevano per niente che eravamo abbastanza sviluppati, facendoci rischiare, nel caso di qualche movimento brusco, l'arresto per oscenità in luogo pubblico ...
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28 dic 2015 h 13.49
Rosario Palladino
 ha condiviso la foto di TzeTze
Vito Petino 300 come gli antichi senatori romani, che a cavallo governavano un territorio grande dall'estremo nord d' Europa a tutta la fascia estesa dall'Africa del nord sino a tutto il Medio Oriente ... Anzi, vista la sproporzione di quell'immenso territorio con quello dell'Italia attuale, 150 ne basterebbero, e toccheremmo con mano l'enorme massa di denaro risparmiato ... Se si considera, alla fine, che del migliaio circa di attuali parlamentari, soltanto un numero calcolato con le sole dita delle mani decide la politica in Italia, anche 150 son troppi ...

28 dic 2015 h 14.13
Adriana Caricato
Attenzione ai segni zoodiacali
Vito Petino I dritti sono soltanto quelli che lo fanno l'oroscopo per campare ... Io non ho mai creduto allo zodiaco sin da quando avevo appena tre soli giorni di vita (a quei tempi tanto ci voleva per aprire gli occhi), mi son bastati per capire che è mestiere per gonzi ... Infatti, Adriana, da quell’elenco non se ne salva nessuno, perché alla fine anche i dolci diventano … galleggianti …
 
28 dic 2015 h 15.21
Vito Petino
 ha aggiunto 7 nuove foto
Sono spiacente per tutti i parenti ed amici del Nord per lo smog che li avvolge continuamente; colpa dei politici che hanno ingozzato al massimo i vostri territori di fabbriche, invece che ridistribuirle intelligentemente da nord a sud. Questa la situazione in quasi tutte le grandi città settentrionali; a noi a Sud, invece, ci hanno lasciato solo mare pulito, cieli limpidi, aria bucolica nelle campagne, paesaggi soleggiati e tanto, tanto turismo, per non parlare del cibo ... Fa eccezione, fra le metropoli, la sola Roma che è costretta a patire di cronico inquinamento politico ... il peggiore …

29-dic-2015 10.00

Pippo Cannistra ha condiviso il video di Sorial Girgis Giorgio
QUESTO MONDO E' PIENO DI MERDACCIA
Sorial Girgis Giorgio ha aggiunto un nuovo video
Queste immagini devono fare il giro del mondo!
Guardate la violenza del PD!
Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso si scaglia con violenza sulla consigliera del m5s ...
Vito Petino Possibile che per un reato tanto evidente (violenza, mobbing, maltrattamento ed altro) nessun giudice intervenga? E fra tutti quei testicoli sgonfiati che lo circondavano, non c'era un uomo che difendesse la ragazza? Tipi del genere san fare i forti solo con le donne; in presenza di un vero uomo si afflosciano come pannoloni utilizzati in un bidone d'immondizia, ed è quello che gli sarebbe successo se ci fossi stato ... Ma la madre dove l'ha preso, da un hatù usato? E ne hanno fatto anche un governatore, da pecoraro in transumanza che era ...

Edito  a  Bari il 31.12.2015