giovedì 4 maggio 2017

SOMARI E PUROSANGUE

Ho letto con interesse sulla locale Gazzetta l’articolo dell’esimio dottor Patruno e l’odierna replica del professor De Simone di Lecce su Somari & C. In qualità di ex alunno, proprio a nome di questi ultimi chiedo cortesemente di fare udire in controreplica anche il nostro di raglio, quale espressione democratica dell’umano pensiero. Intanto rivendichiamo il diritto di maggioranza in rapporto con i purosangue che si sono scapicollati per raggiungere la votazione massima; purosangue che, nel tempo, si sono evoluti da vecchi decini, a successivi sessantini, divenuti ora centini; sempre più gonfiati da nuovi sistemi di valutazione inutili, buoni soltanto ad appesantire il lavoro dei professori e la testa degli alunni con l’introduzione dei tanti “gadgets” promozionali. Il semplice sistema sino a dieci, che dal sei in su ci definiva maturi, non andava bene, no? Comunque, noi ci siamo sempre accontentati felici del terno minimo, sei, tretasei, sessanta, consapevoli del nostro ruolo nella vita reale, fatto di dura fatica e salutare sudore, ben contenti che lo spettacolo migliore lo dessero i nostri amici purosangue, già destinati sin dai banchi di scuola a farci da guida. Nonostante la nostra natura, o proprio per essa, giriamo il mondo: da Martina Franca alla Sardegna, dalle Ande all’Asia. Siamo sempre stati contrari, invece, che alcuni effettivi somari, elevati ad altezze non consone alla propria indole, comandassero al posto dei purosangue veri; e convinti di avere le ali, si sono lanciati a capofitto in luttuose avventure che hanno prodotto solo tanti sanguinosi ventenni nel corso della storia. Non paghi dei precedenti, quel che accade negli ultimi tempi, inoltre, ha dell’incredibile; molti nostri orecchiuti rappresentanti, rimirandosi in specchi deformanti, sono talmente convinti di essere diventati per magia purosangue, da infiltrarsi in pianta stabile in ogni posto di comando, dalle istituzioni pubbliche alle aziende private, incoraggiati dalla piaga della raccomandazione che infesta ogni ramo delle umane attività. Ragion per cui il perdurare della profonda crisi che sta mandando il mondo a catafascio, se non vi si pone rimedio per tempo. Mesi fa ho incontrato una vecchia compagna di scuola, un’autentica purosangue degli anni scolastici in cui il dieci era la massima valutazione di maturità. Si lamentava che, trascorsi gli anni più giovanili sotto i riflettori, era poi finita in una squallida stalla a far da fattrice, mandando a benedirsi il concetto del merito.  In compenso, noi maggioranza pratica continuiamo a tirare la carretta con tutto il mondo su. E per di più, a conferma della nostra maggiore utilità, uno dei massimi nostri rappresentanti, con la sua cocciutaggine, ha regalato al mondo l’E=mc2.


Edito  a  Bari il 22.8.2016

Nessun commento: