giovedì 4 maggio 2017

SCIACALLI D’OCCASIONE

Siamo alle solite. Terremoto è sinonimo di sciacallaggio. Vi sono due specie di sciacalli, quelli comuni e quelli in colletto bianco. I comuni sono facile preda delle istituzioni, basta un minimo di attenzione per farli cadere nella rete. Ma quelli dal colletto bianco sono quasi imprendibili; eppure anche nel loro caso non ci vuol niente per farli restare in panie; è sufficiente controllare i loro conti in banca, se i controllori non fossero sul loro libro paga. Le grandi ricchezze si creano dalle grandi sventure naturali o causate dall’uomo, come terremoti, alluvioni, tsunami, guerre e migrazioni, o semplici incidenti ferroviari. Seguitene il filo dal piccolo spicciolo all’enorme gomitolo monetario e vi troverete dietro sempre il solito politico, o i suoi parenti più prossimi, legittimi ed illegittimi; i consueti maneggioni di stato e i netturbini del momento prontissimi alle raccolte benefiche di porta in porta. Non so proprio come facciano, ma sono sempre in tensione continua a captare ogni onda malefica; avranno apparecchi speciali, o il senso della sciagura. E, non appena certi dell’avvenuta catastrofe, entrano in fibrillazione costituendo associazioni ad hoc, attrezzatissime a far fluire su conti correnti accesi per l’occasione quelle somme da 2, 5 o più euro che, seguendo pendenze sotterranee, prorompono abbondanti nel grande mare oscuro delle loro casse. Fin qui nulla di illegale. Il problema è quanto di quella oceanica cascata vada realmente alle popolazioni colpite, alle vittime della tragedia, ai migranti, ai bisognosi. E qui il compito diventa molto più arduo senza che Arianna ci porga il filo, scontrandosi l'indagine con quelle spese di amministrazione sempre occulte e mai giustificate. Provo ad elencarne qualcuna certa: compenso al presidente, compensi ai vicepresidenti (almeno due), compensi ai consiglieri, compensi ai sindaci o revisori dei conti, spese per la sede legale, spese telefoniche, spese per l’arredo d’ufficio, spese di rappresentanza, e tutte le altre incredibili voci che infarciscono un bilancio sociale per portarlo nella “legalità” in pareggio. Tutto questo solidamente conficcato nel buon cuore, nella buona fede, nella “credulità” d’un Popolo di continuo ingannato. Di quanto vada realmente nelle tasche dei bisognosi non si saprà mai. Mi viene sempre il dubbio quando qualcuno difende immigrati, terremotati e disgraziati vari che il tizio sia personalmente interessato, o per incarico associativo retribuito o per compensi che non spettano; la storia ci insegna che in passato ve ne sono stati a iosa di esempi del genere, dal ramo dello spettacolo a quello politico e altro. Dicendo falsamente di devolvere il loro cachet in beneficenza, hanno sempre fregato il Popolo, proprio come autentici Satana con l'aureola. Eppure Totò con la sua semplicità e Alberto Sordi con la sua lungimiranza ve ne hanno dato infiniti esempi in tanti loro film di come gira il mondo della falsa beneficenza. Basta rivederseli per mettere giudizio. Non fidatevi di nessuno ma solo di voi stessi: attivatevi per la beneficenza diretta, saprete sempre a chi sono andati realmente e totalmente i vostri sacrifici. Ormai a 72 anni diffido di chiunque, e quando devo evolvere anche pochi spiccioli mi piace farlo direttamente a persone che giornalmente frequento e conosco bene ... Il mio Collegio ha richiesto geometri disponibili a recarsi sul posto per l'aiuto immediato ai terremotati; sono stato fra i primi a dare la mia adesione, nonostante l'età e senza essere migrante (per chi ha sottolineato che molti di loro si sono offerti alla bisogna), ma soltanto italiano, soltanto umano ...


Edito  a  Bari il 25.8.2016

Nessun commento: