ALFANO NEPOTISTA
Indegno ministro Alfano, ma non indegno per le
indagini in corso sulla tua persona e sui tuoi, quelli sono cavoli vostri e dei
giudici, se son giusti. Fra i pochi eletti dal popolo, hai perso tale diritto
quando, saltabeccando come una quaglia smarrita, ti sei unito agli abusivi
dell'attuale parlamento, dopo aver cambiato penne almeno quattro, cinque volte
in una sola stagione. Per quale risultato poi? Quello miserevole di
rappresentare meno dell'uno per cento della popolazione del tuo condominio.
Lascio stare il tuo aspetto fisico; di quello ne parlo dopo; anche se spesso ti
mascheri da angelino, si sente dallo zolfo che non lo sei. Come uomo del sud
non è che pretendessi favori particolari da un ministro del sud, ma almeno
l'indispensabile a sopravvivere per tutto il Paese. Invece, fra siciliani
fasulli (tu non puoi essere originario dell'isola Trina; hai troppo la faccia
da Negus) e "toscanacci maledetti" (non è mia, ma di un altro
toscanaccio, tal Curzio in arte e Kurt con quel che segue nella vita) ci state
rovinando con le vostre fisse su migranti, banche, costituzione, mafia
parlamentare e tutti quegli altri "cosi che ve fregano", a detta del
mitico e immortale Alberto. Ci avete tolto il companatico, non toglieteci anche
il pane; per questo l'indegno per te e lo sdegno per noi. In quanto al tuo
aspetto (me l'ha bisbigliato quel pettegolo del tuo specchio), non ti avrei
dato manco quel men dell'un per cento del mio voto. Di solito chiudo sempre con
una foto peggiorativa del personaggio ma, sempre su suggerimento del tuo
specchio, peggio della tua immagine reale non c'è ...
Edito
a Bari il 28.4.2016
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