domenica 25 dicembre 2016

POPULISMO RENZINO

Ma il Renzino vincitore della lotteria del 2013 ha proprio una faccia di quel bel bronzo forgiato nella stimata Pontificia Fonderia Marinelli qualche secolo fa! Non ha sempre sostenuto, ad ogni tornata elettorale, che non andare a votare è segno del più “becero populismo”, e chi propagandava l’astensione dal voto commetteva reato! Ed ora, solo per dimostrare a qualche bambolina cretina che lui è il potere, si erge a capopopolo e spinge i cittadini ad andare al mare, commettendo doppio reato nel suo ruolo pubblico! Non s’accorge nemmeno di scimmiottare la protervia arroganza berluschina! O il motivo vero è che si sta convertendo al più sano populismo, vista la consistenza del più grande partito italiano, il PIA (Partito Astensionisti Italiani), che ormai è oltre la maggioranza assoluta! Le ha contate le facce che è stato costretto a cambiare da quando governa; io ne ho elencate tante da riempire tutte le 62 facce del rombicosidodecaedro girato, e me ne son rimaste ancora tante da sistemare; se continua così riempirà le facce di tutti i 92 solidi inclusi nel 1996 da Norman Johnson nella lista dei poliedri, diventando più famoso per il Guinness conquistato che come politico. I giornalisti seri, però, dovrebbero smetterla di preoccuparsi del guiderdone governativo che viene elargito, e non avere paura di attaccare il Renzino, facendogli capire che il Popolo non lo vuole più: uno sparuto manipolo di burocrati l’ha insediato, una folta moltitudine di Popolo pretende che se ne vada. Ditegli chiaramente, come qualche anno fa con il Berluschino da lui sempre più emulato, che ha fatto il suo tempo e, soprattutto,  per “evitare ulteriori lutti“ e altre ingenti rovine “alla Nazione”, che se ne torni a casa. Per il conto, stia tranquillo che prima o poi gli italiani glielo faranno pagare. Smettetela quindi, cari giornalisti, di preoccuparvi miseramente dello stipendio, e tendete a raggiungere, piuttosto, quell’alto ideale per cui avete ricevuto la tessera professionale, LA VERITA’ … L’Italia è ormai allo stremo per le sue sballate scelte politico-finanziarie … (nell'immagine l'Italia dolente, che spera solo nelle bische di stato)


Edito a Bari il 15.4.2016

Nessun commento: