lunedì 30 giugno 2014


FALLIMENTI MONDIALI

 

Dal giorno dell'eliminazione dell'Italia ho ascoltato e letto commenti di ogni genere da soloni, cervelli, geni del calcio. Da nessuna mente così "eccelsa", però, è uscita questa semplice verità che io, da anonimo ex calciatore semiprofessionista, ho invece colto immediatamente. Non per difendere Balotelli, indifendibile sotto ogni aspetto; ma i “senatori” della squadra che tanto lo hanno criticato, non si sono accorti che sino al momento della sua sostituzione l'Italia era ancora qualificata e di conseguenza, se siamo stati eliminati, il "merito" è tutto e soltanto loro? Cioè, di chi era in campo? Il solito incredibile italiota scaricabarile. D'altronde, che credibilità avrebbero quei “senatori” che, in altre circostanze, hanno negato l'evidenza di un gol davanti a telecamere e microfoni; quei “saggi del calcio”, padri di famiglia, che hanno ammesso con tutta incoscienza di aver sperperato milioni di euro in scommesse; quegli stessi calciatori che negli ultimi anni hanno sfoderato una serie indicibile di immorali sfarfallate! Avrebbero bisogno di una solenne tirata d'orecchie, se non fosse che ce l'hanno già tanto lunghe. Eh birichini. Di più, discolacci. No, furboni. Peggio, pagliacci. Meglio, Buffoni! Possedere tanti soldi non è mai segno di alto valore, altrimenti Totò Riina e soci sarebbero molto più in alto di voi.
 

Edito a Bari il 29.6.2014

 

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