giovedì 6 giugno 2013

FEDI DI CUOIO

Certamente il vostro D’Alò è juventino. Naturalmente, in quella sfera di cuoio presa a calci da tutti, noi di fedi contrarie, quindi noi maggioranza, dissentiamo completamente dalle sue affermazioni. Intanto, la fede è fede ed è a vita, per qualunque maglia, colore o sport si parli; lievi variazioni di percentuale nelle tifoserie si possono avere tutt’al più ad ogni cambio generazionale e non nel volgere di un esiguo lustro, si vinca o si perda; altrimenti non esisterebbero tifoserie di squadre come Bari, Palermo, Atalanta ed altre che mai nulla hanno vinto. Inoltre, se nell’articolo di ieri ai termini juventino (bianconero, zebra, Torino, eccetera), sostituiamo romanista (giallorosso, lupa, Roma), milanista (rossonero, diavolo, Milano), partenopei (biancazzurri, ciuccio, Napoli), abbiamo un pezzo buono per tutte le stagioni e colori. Alla fine, perciò, rimangono decisivi proprio quei “numeri freddi e incontestabili” i quali, insieme alla più longeva  e potente proprietà calcistica in Italia (gli Agnelli, per oltre un secolo prima servitori della monarchia e poi “monarchi” loro stessi), rappresentano l’altra “forza” dei torinesi. Traducendo quei numeri in titoli nazionali, infine, bisogna ricorrere proprio alla fredda aritmetica: la statistica di D’Alò dice che trenta tifosi su cento sono di fede juventina, di conseguenza tre arbitri su dieci da ragazzini hanno tifato per i bianconeri, pertanto, anche se inconsciamente, il primo amore non lo si scorda mai, in Italia … Per i titoli internazionali è tutt’altra storia, a conferma della nostra teoria. Purtroppo tu, mio caro Bari, così come tutte le squadre povere, non potrete mai vincere nulla; non basta aver fede in una sfera di cuoio, è necessario avere altro tipo di cuoio molto vicino al cuore. A questo punto, meglio non partecipare: da oltre 20 anni lo scudetto viaggia nel breve tragitto Milano-Torino se si escludono i due titoli del 2000-2001. Roba da campionato cipriota, altro che calcio più bello del mondo!

Edito a Bari il 6.6.2013

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