GESTIONE
ALBERGO DIURNO
Leggo
nelle pagine della Cronaca di Bari della Gazzetta di ieri, 14 ottobre 2015, un
articolo sull’Albergo Diurno che coinvolge una società da me legalmente
rappresentata. Nel confermare la “costosa ristrutturazione” eseguita da altra
impresa, devo però respingere l’affermazione di “gestione privata fallimentare”.
La nostra società, dopo essersi aggiudicata per 10 anni la gestione della
struttura, dette avvio all’attività investendo somme considerevoli per
l’acquisto di macchinari ed apparecchi elettrici impostici dalla convenzione
stipulata col Comune di Bari. L’inaugurazione del nuovo corso dell’Albergo
Diurno avvenne il 7 maggio 1983, come è dimostrabile dalla foto allegata, alla
presenza del Sindaco De Lucia che, con me alla sua destra e alla presenza di
alte autorità civili e religiose, consegnò la struttura alla Città. Ma la festa
fu tutta lì. Tre giorni dopo si riscontrarono pesanti carenze agli impianti
elettrico ed idrico, divenuti fatiscenti per la lunga inattività trascorsa
dalla fine dei lavori di ristrutturazione edile all’assegnazione nove anni dopo
della gestione alla nostra società. Dopo inutili interventi riparatori tentati
dal Comune di Bari, fummo costretti a chiudere la struttura il 30 agosto
successivo, meno di tre mesi da quel 7 maggio, per l’insufficienza di detti
impianti a sopportare il carico preteso in convenzione dallo stesso Comune,
insomma la struttura di proprietà del Comune era inadatta alle esigenze della
gestione richieste per contratto. In pratica nella ristrutturazione sono stati
realizzati impianti sottostimati per ciò che successivamente l’erogazione
prevista in convenzione richiedeva alla nostra società. Motivo per cui fummo
costretti ad avviare due vertenze che hanno impiegato oltre quindici anni per
giungere a conclusione; dal 1984 al 2001, Primo Grado, Appello e Cassazione.
Alla fine, riconosciute alla nostra società le proprie ragioni, l’intera
vertenza è costata alle casse comunali un esborso, tra danni, rimborsi e spese
legali, di circa 300 milioni dell’epoca. Pertanto, la nostra società non è mai
fallita. Tutti gli atti sono depositati in Tribunale, nel relativo fascicolo, a
disposizione per le verifiche. Tanto per ristabilire la Verità. Saluti cortesi,
Vito Petino.
Edito a Bari il 15.10.2015
Nessun commento:
Posta un commento