POPULISMO RENZINO
Ma il Renzino vincitore della
lotteria del 2013 ha proprio una faccia di quel bel bronzo forgiato nella
stimata Pontificia Fonderia Marinelli qualche secolo fa! Non ha sempre
sostenuto, ad ogni tornata elettorale, che non andare a votare è segno del più “becero
populismo”, e chi propagandava l’astensione dal voto commetteva reato! Ed ora,
solo per dimostrare a qualche bambolina cretina che lui è il potere, si erge a
capopopolo e spinge i cittadini ad andare al mare, commettendo doppio reato nel
suo ruolo pubblico! Non s’accorge nemmeno di scimmiottare la protervia
arroganza berluschina! O il motivo vero è che si sta convertendo al più sano
populismo, vista la consistenza del più grande partito italiano, il PIA (Partito
Astensionisti Italiani), che ormai è oltre la maggioranza assoluta! Le ha
contate le facce che è stato costretto a cambiare da quando governa; io ne ho
elencate tante da riempire tutte le 62 facce del rombicosidodecaedro girato, e
me ne son rimaste ancora tante da sistemare; se continua così riempirà le facce
di tutti i 92 solidi inclusi nel 1996 da Norman Johnson nella lista dei
poliedri, diventando più famoso per il Guinness conquistato che come politico. I
giornalisti seri, però, dovrebbero smetterla di preoccuparsi del guiderdone
governativo che viene elargito, e non avere paura di attaccare il Renzino,
facendogli capire che il Popolo non lo vuole più: uno sparuto manipolo di
burocrati l’ha insediato, una folta moltitudine di Popolo pretende che se ne
vada. Ditegli chiaramente, come qualche anno fa con il Berluschino da lui sempre più emulato, che ha
fatto il suo tempo e, soprattutto, per
“evitare ulteriori lutti“ e altre ingenti rovine “alla Nazione”, che se ne
torni a casa. Per il conto, stia tranquillo che prima o poi gli italiani glielo
faranno pagare. Smettetela quindi, cari giornalisti, di preoccuparvi
miseramente dello stipendio, e tendete a raggiungere, piuttosto, quell’alto
ideale per cui avete ricevuto la tessera professionale, LA VERITA’ … L’Italia è
ormai allo stremo per le sue sballate scelte politico-finanziarie … (nell'immagine l'Italia dolente, che
spera solo nelle bische di stato)
Edito
a Bari il 15.4.2016
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