FALLIMENTI MONDIALI
Dal giorno
dell'eliminazione dell'Italia ho ascoltato e letto commenti di ogni genere da
soloni, cervelli, geni del calcio. Da nessuna mente così "eccelsa",
però, è uscita questa semplice verità che io, da anonimo ex
calciatore semiprofessionista, ho invece colto immediatamente. Non per
difendere Balotelli, indifendibile sotto ogni aspetto; ma i “senatori” della
squadra che tanto lo hanno criticato, non si sono accorti che sino al
momento della sua sostituzione l'Italia era ancora qualificata e di conseguenza,
se siamo stati eliminati, il "merito" è tutto e soltanto loro? Cioè, di
chi era in campo? Il solito incredibile italiota scaricabarile. D'altronde, che
credibilità avrebbero quei “senatori” che, in altre circostanze, hanno negato
l'evidenza di un gol davanti a telecamere e microfoni; quei “saggi del calcio”,
padri di famiglia, che hanno ammesso con tutta incoscienza di aver sperperato
milioni di euro in scommesse; quegli stessi calciatori che negli ultimi anni
hanno sfoderato una serie indicibile di immorali sfarfallate! Avrebbero bisogno
di una solenne tirata d'orecchie, se non fosse che ce l'hanno già tanto lunghe.
Eh birichini. Di più, discolacci. No, furboni. Peggio, pagliacci. Meglio,
Buffoni! Possedere tanti soldi non è mai segno di alto valore, altrimenti Totò
Riina e soci sarebbero molto più in alto di voi.
Edito
a Bari il 29.6.2014
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