RIVOLUZIONE SOCIALE
Premesso che
per natura l’uomo nasce egoista, ad evitare che gli egoisti che non maturano
mai procurino danni spropositati ai loro simili quando si trasformano in
politici, è necessario costruire una gabbia in cui limitarli, come normalmente
si fa con le bestie feroci, imbastendo una rete di leggi valida non solo nel
nostro Paese, dove il fenomeno è più accentuato. Le nuove norme non devono tendere
all’accettazione forzata di provvedimenti caduti dall’alto, ma mirare ad un
costruttivo cambio di mentalità nelle giovani generazioni, poiché la mia ha
nettamente fallito; pur avendo personalmente tentato di cambiare la disastrosa situazione
italiana, proponendomi in trent’anni sino al 2001 quale candidato in varie
competizioni elettorali, dalle Circoscrizioni della mia Città sino al Senato della
Repubblica, le mie idee hanno sempre cozzato contro il granitico muro delle
Caste parlamentari e del sottobosco che si alimenta del Parlamento. In politica
non sono mai andato alla ricerca dell’uomo o del partito con cui sistemarmi, ma
ho sempre cercato soltanto una Casa per le mie Idee. Non essendovi riuscito, con
molta delusione e rabbia mi sono arreso, anche per limiti d’età, all’immutabile
retriva mentalità italica. Ma i risultati delle ultime politiche hanno
ridestato al massimo quella fiamma mai spenta, alimentando le mie speranze in
un cambiamento radicale delle cose del mio Paese, dopo aver rivisto molte di
quelle mie idee, per cui ho lottato una vita, accasate nel M5S:
- Abolizione
immediata di ogni privilegio, soprattutto in contribuzioni monetarie, alle
Caste: parlamentare, istituzionale, giornalistica, televisiva, e dell’infinito
sottobosco predetto; (continua)
- Dichiarare
fuori legge i partiti che tante dannose divisioni hanno volutamente procurato
nel tessuto sociale, mantenendo loro invece una compattezza granitica per
usurpare al popolo tutti gli illeciti privilegi di casta; utilizzo per le
candidature elettive di ogni territorio di una rete capillare già da tempo ben
radicata in tutto il Paese, il Condominio, suddividendolo in precise ed eque circoscrizioni
territoriali; per permettere così il diretto e immediato rapporto
cittadino-rappresentante parlamentare;
- Approvazione
di una legge che attui immediatamente “l’esproprio espiativo” nei confronti
degli appartenenti alle suddette Caste, che dopo una giusta inchiesta ad
personam risultassero responsabili del disastro economico italiano, permettendo
così al popolo di recuperare la somma necessaria a coprire in un baleno l’intero
debito pubblico del Paese (altro che “ogni bambino appena nato si porta dietro
circa 40.000 euro di debito! Solo per questa vergogna dovrebbero essere
cacciati dal parlamento tutti gli attuali membri colpevoli del disastro, e già
fuori legge per aver da molti anni superato il doppio mandato); non si chiede per
loro la galera, ci mancherebbe che continuassimo a mantenerli anche in quell'altra di gabbia;
vogliamo soltanto che ci restituiscano il maltolto e si tolgano dai piedi;
(continua)
- Abolizione
immediata dei punti fatiscenti, ormai superati dai tempi, della Costituzione
del 1948, soprattutto del famigerato art. 67 che ha dato inizio alla stagione
delle compravendite bovine e non solo;
- Abolizione
della Camera dei Deputati e istituzione di una Repubblica Democratica con
Parlamento Unicamerale composto da 300 Senatori;
- Elezione
diretta del Capo dello Stato che fungerà anche da capo dell’esecutivo di
governo;
- Istituzione
dei ministeri che non dovranno mai superare il numero massimo di 15;
- Durata del
mandato parlamentare limitato a 4 anni con unica riconferma per altri 4 anni;
- Istituzione
di una commissione che stabilisca lo stipendio dei parlamentari che non superi
il tetto dei 2.500 euro;
- Esclusione
dalle elezioni dei candidati più ricchi del Paese, i cui redditi, in ordine decrescente
d’importo, sommati siano pari al debito pubblico; questa risoluzione è
necessaria per evitare l’influenza in parlamento dei ricchi scemi (così
definiti qualche anno fa da uno di loro stessi);
- Abolizione
immediata delle inutili e costose Provincie, di Enti ed Istituzioni inutili;
- Snellimento
delle procedure di uffici ed enti pubblici per la cancellazione di tutta la
burocrazia, divenuta nel tempo altra sacca di privilegi e inutile spreco del
denaro dei cittadini; (continua)
- Elezione
diretta dei giudici, che daranno conto del loro operato ai cittadini del Comune
in cui sono stati eletti; le norme per la loro candidatura sono le stesse delle
parlamentari in relazione a durata e stipendio;
- Tutte le
elezioni per il rinnovo di ogni enclave, dalla parlamentare alla
circoscrizionale, si tengono nelle stesse due giornate prestabilite;
- Le tasse,
che non devono mai superare il terzo di uno stipendio, con esenzione per i
soggetti a stipendio di decenza mai inferiore ai 1.000 euro, vanno pagate
direttamente ai Comuni di residenza, i quali provvederanno a suddividerle con
Regioni e Parlamento;
- La
sperequazione fra lo stipendio del più alto funzionario di Stato e il più basso,
sempre gerarchicamente parlando, dipendente
non deve mai superare il rapporto di 3 a 1;
- Una
apposita commissione stabilirà periodicamente gli aumenti reddituali, dallo
stipendio più alto sino alle pensioni sociali, adeguandoli tutti
contemporaneamente all’eventuale incremento del costo della vita; (continua)
- Ampia
libertà per il mondo del lavoro privato, con un sistema che deve premiare gli
imprenditori più capaci, illuminati e quindi meritevoli, sempre tenendo conto
del rapporto di 3 a 1 per gli stipendi dei dipendenti; se sale il reddito dei
funzionari di pari passo deve incrementare il reddito degli operai secondo la
normativa del 3 a 1;
- Lotta
asfissiante sino alla morte di tutte le mafie, nere, rosse, grigie, dei
colletti bianchi, o di qualsiasi altro indumento intimo fossero.
Naturalmente,
oltre ad altri punti fondamentali da studiare ed approfondire in vista di leggi
sempre più eque, questa è l’unica dieta per rendere più snella e di conseguenza
più veloce la macchina statale; mi preoccuperò nei prossimi giorni di ampliare
ogni punto appena elencato per darne una comprensione più chiara. E per evitare
prolissità, pubblicherò a brani quelle che sono idee di una vita, per
imbrigliare tutti gli imbroglioni che ancora cercheranno di salvare i loro privilegi
parlamentari. Troppi danni hanno causato al Popolo d’Italia tutti quelli che si
sono creduti in diritto di occupare per decenni il Parlamento, abusivamente e
indegnamente come i vecchi decrepiti monarchi d’un tempo, sostituendoli
nonostante il referendum del 1946. (continua)
redatto a bari il 7.3.2013
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