SCIACALLI D’OCCASIONE
Siamo
alle solite. Terremoto è sinonimo di sciacallaggio. Vi sono due specie di
sciacalli, quelli comuni e quelli in colletto bianco. I comuni sono facile
preda delle istituzioni, basta un minimo di attenzione per farli cadere nella
rete. Ma quelli dal colletto bianco sono quasi imprendibili; eppure anche nel loro
caso non ci vuol niente per farli restare in panie; è sufficiente controllare i
loro conti in banca, se i controllori non fossero sul loro libro paga. Le
grandi ricchezze si creano dalle grandi sventure naturali o causate dall’uomo,
come terremoti, alluvioni, tsunami, guerre e migrazioni, o semplici incidenti
ferroviari. Seguitene il filo dal piccolo spicciolo all’enorme gomitolo
monetario e vi troverete dietro sempre il solito politico, o i suoi parenti più
prossimi, legittimi ed illegittimi; i consueti maneggioni di stato e i
netturbini del momento prontissimi alle raccolte benefiche di porta in porta.
Non so proprio come facciano, ma sono sempre in tensione continua a captare
ogni onda malefica; avranno apparecchi speciali, o il senso della sciagura. E,
non appena certi dell’avvenuta catastrofe, entrano in fibrillazione costituendo
associazioni ad hoc, attrezzatissime a far fluire su conti correnti accesi per
l’occasione quelle somme da 2, 5 o più euro che, seguendo pendenze sotterranee,
prorompono abbondanti nel grande mare oscuro delle loro casse. Fin qui nulla di
illegale. Il problema è quanto di quella oceanica cascata vada realmente alle
popolazioni colpite, alle vittime della tragedia, ai migranti, ai bisognosi. E
qui il compito diventa molto più arduo senza che Arianna ci porga il filo,
scontrandosi l'indagine con quelle spese di amministrazione sempre occulte e
mai giustificate. Provo ad elencarne qualcuna certa: compenso al presidente,
compensi ai vicepresidenti (almeno due), compensi ai consiglieri, compensi ai
sindaci o revisori dei conti, spese per la sede legale, spese telefoniche,
spese per l’arredo d’ufficio, spese di rappresentanza, e tutte le altre
incredibili voci che infarciscono un bilancio sociale per portarlo nella
“legalità” in pareggio. Tutto questo solidamente conficcato nel buon cuore,
nella buona fede, nella “credulità” d’un Popolo di continuo ingannato. Di
quanto vada realmente nelle tasche dei bisognosi non si saprà mai. Mi viene
sempre il dubbio quando qualcuno difende immigrati, terremotati e disgraziati
vari che il tizio sia personalmente interessato, o per incarico associativo
retribuito o per compensi che non spettano; la storia ci insegna che in passato
ve ne sono stati a iosa di esempi del genere, dal ramo dello spettacolo a
quello politico e altro. Dicendo falsamente di devolvere il loro cachet in
beneficenza, hanno sempre fregato il Popolo, proprio come autentici Satana con
l'aureola. Eppure Totò con la sua semplicità e Alberto Sordi con la sua
lungimiranza ve ne hanno dato infiniti esempi in tanti loro film di come gira
il mondo della falsa beneficenza. Basta rivederseli per mettere giudizio. Non
fidatevi di nessuno ma solo di voi stessi: attivatevi per la beneficenza
diretta, saprete sempre a chi sono andati realmente e totalmente i vostri
sacrifici. Ormai a 72 anni diffido di chiunque, e quando devo evolvere anche
pochi spiccioli mi piace farlo direttamente a persone che giornalmente
frequento e conosco bene ... Il mio Collegio ha richiesto geometri disponibili
a recarsi sul posto per l'aiuto immediato ai terremotati; sono stato fra i
primi a dare la mia adesione, nonostante l'età e senza essere migrante (per chi
ha sottolineato che molti di loro si sono offerti alla bisogna), ma soltanto
italiano, soltanto umano ...
Edito a Bari il 25.8.2016
Nessun commento:
Posta un commento